ToGay giorno 3: sparisce Alan Turing, ma spuntano le web-series

Altra Cultura

Condividi

Togay - 01 Ralf Koenigdal nostro inviato Massimo Capo

Terzo giorno di festival: si inizia presto ore 14,30 con la programmazione del  film “Codebreacker” di Clare Beavan e Nic Stacey che ah come protagonista il matematico Alan Turing, considerato padre dell’intelligenza artificiale, che purtroppo viene rimandato. Succede.

Al suo posto viene proiettata una serie di telefilm,in prima visione, creati per il web dal titolo “Re(l)azioni a catena”. Una produzione “BADhOLE” video con la  sceneggiatura di Milena Paulon e la regia di Silvia Novelli. La storia gira attorno a Silvia (Elena Montagnini) ricercatrice chimica. All’interno della sua vita c’è un po’ di noi. Una madre troppo invadente delle relazioni sbagliate; un gruppo di amiche fidate.

A Silvia mancava solamente il doversi occupare  di due cugine adolescenti  che hanno chiesto espressamente  di essere affidate proprio a lei, dopo che la madre, non si conosce  il motivo, fugge da casa e dalle figlie. Le puntate durano qualche minuto ma sono davvero ben girate,l a storia è divertente ed il cast ottimo. Ad ogni inizio di puntata c’è una bellissima idea introduttiva che lega il tema della puntata con la spiegazione di una reazione chimica, prendendo in prestito gli elementi (noi) gli agenti (gli altri) le reazioni (la vita).ToGay-03 Rea(l)zioni A Catena

Tra le altre interpreti, Alessia Donadio, Stefania Maschio, Giustina Iannelli,Chiara Othmani.

Bella anche la fotografia di Simona Gallo ed Ilaria Belloste.

A seguire,dopo “Re(l)azioni a catena,un altra serie creata per il web dal titolo “G&T” con la sceneggiatura di F.D’Alessio, Lorenzo Li Calzi, Gabriele Pellegrino,Matteo Rocchi per la regia di F.D’Alessio e M.Rocchi.

Tra gli interpreti Francesco D’Alessio, Matteo Ronchi nei due personaggi principali. La storia: tra il gay Giulio e l’eterosessuale Tommaso durante una festa ci scappa un bacio. Si perdono di vista e dopo cinque anni si rincontrano. L’amore sopito per tutti questi anni risale prepotentemente. E naturalmente questo crea una serie di problemi che i due dovranno affrontare.

La storia è ben sceneggiata e tocca molti punti come la famiglia, le amicizie più o meno sincere, gli amori e fa riflettere: un punto a favore della serie.

A chiusura di serata la programmazione del film “Alata” (Out in the dark) per la regia di Michael Mayer che, dopo il debutto nella regia con il corto “Firework” firma nel 2004 “Una casa alla fine del mondo”, dal romanzo di Michael Cunningham.

Tema davvero delicato quello rappresentanto dalla storia tra uno studente palestinese Nimr ( Nicholas Jacob,presente in sala) che studia a Tel Aviv e l’avvocato israeliano Roy (Michael Aloni). La vita di Nimr è condizionata dalle famiglie, dalla religione,dai servizi segreti di entrambi le parti che usano la sua omosessualità come arma di ricatto. Unica soluzione fuggire.

ToGay-04 Alata (Out in the Dark)

 

Il film è davvero un bel film. Riesce a trattare il conflitto in atto solo dalla parte dei due protagonisti e si concentra, non su chi dei due abbia ragione o torto, ma sui problemi che il conflitto crea nella vita delle persone. Come il non poter amare la persona scelta, la rinuncia alla famiglia (pienamente coinvolta nella lotta), significa lasciare tutto e tutti e forse anche la persona amata ed accettare egoisticamente il sacrificio per la propria libertà.

Gli sceneggiatori (Yael Shafrir e Michael Mayer), lasciano uno spiraglio di fiducia grazie al finale aperto. Da segnalare l’intepretazione di Nicholas Jacob  alla sua prima esperienza cinematografica. Un vero talento. Mai sopra le righe.

 

© gaiaitalia2013 riproduzione vietata
(per richiedere il permesso alla riproduzione scriveteci)
Pubblicità