Robert Capa, la realtà di fronte; fino al 19 Gennaio 2014

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di Emilio Campanella

Un grande contrasto passare, nel volgere di pochi mesi, dalla mostra sontuosa dedicata a Tiepolo, a questa, non poco importante, in onore dell’inventore del fotogiornalismo: l’avventuroso fotografo mitteleuropeo sempre in prima linea, sino all’ultimo, per raccontare l’attualità politica, le rivoluzioni, le guerre, ma anche il cinema, in giro per il mondo.

In occasione del centenario della nascita celebrato il 22 ottobre 2013, è stata inaugurata quest’ampia esposizione costituita da 180 fotografie di vario formato, oltre ad alcune gigantografie, nella sala centrale dedicata ad Omaha beach ed ai filmati di guerra anche di altri autori.

Un importante capitolo è dedicato a THE JOURNEY, il suo documentario sulla nascita dello Stato di Israele, di sicuro una grande emozione per questo ebreo ungherese proteiforme che si scelse uno pseudonimo e si spostò in tempo prima che l’onda lunga del nazismo lo raggiungesse.

Robert Capa 00

Andando con ordine, si parte dalla Spagna e la sua terribile guerra fra poveri. E’ poi la volta della Francia del Front Populaire: la nascita dell’Agenzia MAGNUM, un’impresa anche commerciale di grandissimo successo; un discorso a parte è quello che concerne la Cina a partire dalla guerra sino-giapponese. Arriviamo qui allo sbarco in Normandia in cui era fotoreporter in prima linea; prima di ritirarsi scattò quattro rullini, tre presero fuoco ed andarono, ovviamente distrutti, il rimanente fu pubblicato da LIFE di cui sono esposte molte copertine ingigantite nelle varie sale e relative ai reportages presentati. Quante scene cinematografiche sono partite da queste immagini per la ricostruzione del tragico evento! Dopo è il momento della ricostruzione, delle macerie, della nuova geografia politica del mondo: torno ad Israele ed a Ben Gurion che dichiara l’indipendenza dello Stato d’Israele, sotto un grande ritratto di Theodor Herzl: l’uomo che porta una trave sulle spalle, a Gerusalemme nel 1949, volti intensi in ritratti di sconosciuti, come di persone note, perfette per una visione cinematografica della vita.

Molti scatti sono notissimi come il miliziano colpito a morte, oppure l’uomo anziano che indica la direzione al giovanissimo soldato americano nel 1943 in Sicilia: una foto sconvolgente di una rifugiata con una bambola stretta al petto; la donna forte in fuga da Cassino. La breve, intensa, coraggiosa vita di Endre Erno Friedmann (ROBERT CAPA) finì su una mina antiuomo in Indocina nel 1954.

Concludo con una nota festosa: la magnifica foto di Picasso con Francoise Gilot.

Trascurabile la pubblicazione edita da Silvana, siccome non riporta tutte le immagini esposte. Meglio godersi l’esposizione e l’agile, esauriente apparato didascalico.

 

VILLA MANIN di PASSARIANO
ROBERT CAPA, la realtà di fronte
fino al 19 Gennaio 2014

 

 

 

 

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