Certo che interessa. C’è Sorrentino, lì, ad un passo dagli Oscar, dopo il Golden Globe e i Bafta, con il César che gli è sfuggito di un soffio, ma si sa come sono i francesi, sempre controcorrente e un po’ filofrancesi mettiamola così.
Poi ci sono i mostri sacri, li chiamano così anche se non è vero, la potentissima macchina da guerra cinematografica americana, con i milioni e milioni e milioni di dollari fatturato ed investimenti, e tutto il sistema di stelle, stelline e stellette che ne popola l’universo.
Poi ci saranno i vincitori che anche noi, che facciamo fintamente gli snob, aspettiamo perché sappiamo, come tutti, che vincere un Oscar è vincere un Oscar.
Ed il nostro Alessandro Paesano, dalla sua pagina, dirà la sua…
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