di G.T.
Dal 10 dicembre, a Palazzo Reale a Milano, “Alfons Mucha e le atmosfere Art Noveau”. Con oltre duecentoventi opere si ricostruisce, durante la mostra, il percorso espressivo dell’artista più importante del movimento e si racconta il panorama delle arti decorative dell’epoca.
Alfons Mucha, re indiscusso del manifesto, padre delle donne sinuose e belle che lo caratterizzano, con le loro lunghe chiome ondulate in mille riccioli, ornate da corone di fiori, figure esili e alte, in sfondi magici e romantici, con echi rinascimentali, diventano un po’ il simbolo della Belle Epoque.
I suoi cartelloni, dal formato verticale e allungato, quasi a grandezza naturale dell’attrice Sarah Bernhardt per lo spettacolo tatrale “Sigismonda”, lo rendono uno dei protagonisti della grafica di fine secolo.
Dal 1894, e per i due decenni successivi, Mucha viene chiamato un po’ dappertutto a eseguire pubblicità, illustrazioni , gioielli, pannelli, vetrate, arredi; dipinge anche quadri che però rimangono di poco rilievo nella sua carriera. Mucha sarà infatti sempre ricordato come il re indiscusso del movimento Art Nouveau.
Alfons Mucha e le atmosfere Art Nuveau
Milano, Palazzo reale (tel 02-54915)
fino al 20 marzo
(9 gennaio 2016)
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