Venezia, grandi nomi al Correr. Emilio Campanella li fa tutti

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Venezia Museo Correrdi Emilio Campanella

Fino al 3 marzo 2015 il Museo Correr di Venezia offre una grande opportunità con la mostra: LA POESIA DELLA LUCE, Disegni Veneziani dalla National Gallery of Art di Washington, ampia scelta di opere su carta, dal XV all’inizio del XX secolo, in cui la città è fonte di ispirazione con le sue luci uniche. Sono oltre 130 fogli scelti con grande cura dall’attentissimo catalogo edito da Marsilio.

L’esposizione si divide in otto sezioni, per così dire, fluide, con un rispetto non rigidissimo di temi ed ordine cronologico, ma mantenendo un criterio, diciamo, ispirativo-poetico-estetico, potrebbe suggerire qualcuno, avendo gioco facile, trattandosi di opere su carta di tale bellezza… Ogni disegno è elegantemente e sobriamente incorniciato, cosa non frequentissima e decisamente di grande gusto, in più l’allestimento discreto e le luci perfette permettono un’ideale fruizione. Il consiglio è di avere almeno un’ora di tempo a disposizione per apprezzare da vicino, siccome essendo sottovetro non ci sono problemi di allarmi, neanche per i grandi miopi come me, di ogni segno, ogni linea, l’equilibrio dell’insieme, lo sfumato…

Non ci sono solo artisti veneziani, ma anche altri che qui hanno avuto impegni professionali ed “innamoramenti ispirativi”. I nomi sono tantissimi e veramente da capogiro: Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Albrecht Durer ( magnifico il suo SULTANO IN TRONO del 1495), Vittore Carpaccio, Girolamo Romanino, Sebastiano del Piombo, Lorenzo Lotto, Jacopo Tintoretto, Tiziano, Alessandro Vittoria(S.GIROLAMO del 1565/70, inequivocabilmente il disegno di un grande scultore…), Jacopo Bassano, Paolo Farinati (terribile la sua violentissima PUNIZIONE DI MARSIA del 1570/75, così spaventosamente realistica!); Paolo Veronese, Jacopo Palma il Giovane, Lodewijk Toeput, detto Lodovico Pozzoserrato (che bella la sua MIETITURA ESTIVA IN UN VASTO PAESAGGIO del 1590, c.a, così fiamminga nell’impianto!).

Quindi Bernardo Strozzi, Antonio Zanchi, Sebastiano Ricci, Giambattista Piazzetta (DIO PADRE E LO SPIRITO SANTO del 1740/42 che colpisce per lo sguardo penetrante e per la modernità dell’insieme), i fogli sono in tutto sei e fra questi anche l’immagine simbolo della mostra (GIOVANE UOMO CHE ABBRACCIA UNA FANCIULLA, 1743, c.a); dodici opere di Giambattista Tiepolo (divertentissimo l’ AVVOCATO VENEZIANO ALLA SUA SCRIVANIA, 1755/60),Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso, Francesco Zuccarelli, Canaletto, Giambattista Piranesi ( dieci disegni!), Bernardo Bellotto, Carlo Innocenzo Carlone, otto fogli di Giandomenico Tiepolo, Jean Honoré FRagonard, Francesco Guardi, Giacomo Quarenghi, Giuseppe Bernardino Bison, Hercules Edward Lear, William Stanley Haseltine ( BARCHE VENEZIANE NELLA LUCE DEL MATTINO, 1871/74, fra le quali si staglia una rossa vela al terzo), Maurice Brazil Prendergast.

In chiusura tre John Singer Sargent, fra cui ANGOLO DELLA LIBRERIA A VENEZIA, 1904/1907, dalla luce perfetta. Qui si conclude la mostra con questa sezione, l’ottava, intitolata: DAI ROMANTICI AGLI IMPRESSIONISTI, mentre andando a ritroso, la settima riguardava: FRANCESCO GUARDI, GIANDOMENICO TIEPOLO E GLI ARCHITETTI DEL NEOCLASSICISMO; la sesta, GIAMBATTISTA PIRANESI; la quinta: GIAMBATTISTA TIEPOLO E CANALETTO; la quarta riguarda: DAL BAROCCO AL ROCOCO’; la terza: I GRANDI MAESTRI DEL ‘500, VERONESE TINTORETTO, BASSANO, PALMA IL GIOVANE; la seconda: TIZIANO ED IL RINASCIMENTO.

Il percorso inizia con IL PRIMO RINASCIMENTO DA MANTEGNA A GIORGIONE, consiglio di vederlo almeno due volte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(15 dicembre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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