Venezia, “Percorsi & Incroci” tra Biennale 2015 e peregrinazioni artistiche

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Biennale Venezia 2015 - Foto Emilio Campanella - A PALACE WITH A WIEW - ©gaiaitalia.com 2015
Biennale Venezia 2015 – Foto Emilio Campanella – A PALACE WITH A WIEW – ©gaiaitalia.com 2015

di Emilio Campanella

Continuando le peregrinazioni artistiche della Venezia primaverile, arriviamo a Palazzo Zenobio, sul Rio dei Carmini dove, accedendo dal bel giardino si raggiunge il padiglione della Lituania che con MUSEUM di Dainius Liskevicius ci introduce in un “piccolo” viaggio nostalgico, affettuoso, ma non solo attraverso i decenni del potere sovietico filtrati dalla sensibilità artistica. Arriviamo poi sul Canal Grande, alla Galleria Rezzonico, proprio accanto a Ca’Rezzonico, appunto dove è ospitata la mostra: UNDER THE SURFACE, Newfoundland and Labrador in Venice, evento collaterale interessantissimo con installazioni di Jordan Bennett ed Anne Troake. Due modi intensi e viscerali di vivere il rapporto con la natura.

Siccome stiamo per passare il Ponte dell’Accademia è doveroso entrare e vedere la magnifica mostra: MARIO MERZ, Città irreale, sino al 20 settembre. Un  omaggio per i novant’anni dalla nascita dell’artista, nelle sale recentemente, e per molti discutibilmente, restaurate. Con l’occasione consiglio anche uno sguardo alle prime cinque sale del nuovo percorso museale, assaggio di quelle che diventerano le Grandi Gallerie dell’Accademia.

Uscendo si può fare un salto al primo piano di Casa Donati, che dà sul campo. Da un piccolo, elegante giardino si accede ad un atrio, ed attraverso una scala monumentale, guardati da personaggi che si affacciano dagli affreschi, si entra e si visitano alcune sale di questo piano molto nobile.  La mostra si chiama EDGE OF CHAOS, e presenta opere molto interessanti di Latoya Ruby Frazier, Gianluca Malgeri, Audra Vau, Egle Rake. Aperta solo fino al 30 Agosto. Esorto ad uno sguardo dalla piccola terrazza.

Superato il Ponte dell’Accademia, Eccoci a Palazzo Cavalli Franchetti dove ci aspetta GLASSTRESS, che quest’anno ha un ulteriore titolo: GOTIKA ed è in collaborazione con l’Ermitage. Propone confronti e raffronti, suggestioni ed inquietudini attraverso i secoli, sempre sotto l’egida di Adriano Berengo. Poco lontano, inoltrandosi sulla sinistra il padiglione del Lussemburgo, tradizionalmente a Ca’ del Duca, dove entrando ci si trova nel PARADISO di Filip Markiewicz, evocativo e suggestivo, ma non tranquillissimo, come dire.

Tornati in Campo S.Stefano, prendiamo la fondamentina sulla sinistra ed entriamo a Palazzo Barbaro, dove facciamo le scale che dalla corte portano al piano nobile in cui è allestita l’esposizione: THE UNION OF FIRE AND WATER, un lungo percorso di installazioni pensate per integrarsi con il palazzo; quattordici opere, nove sezioni, tre artisti: Rashad Alakbarov, Almagui Menlibayeva, German Popov. C’è un legame con gli altri due padiglioni dell’Azerbaijan: BEYOND THE LINE a Palazzo Lezze, sempre in Campo S.Stefano e VITA VITALE a Ca’Garzoni, poco lontano, sul Canal Grande.

A conclusione di questo giro di sorprese aggiungerò una mostra scoperta casualmente e che consiglio caldamente, siccome chiuderà il 30 giugno, e che fa parte di THEPOOLNYC.  E’ ad un passo dal Teatro La Fenice, a Palazzo Cesarini Marchesi e s’intitola A PALACE WITH A WIEW, peraltro senza grande originalità. Si è creato un percorso stimolando gli artisti a scegliere opere da ambientare nelle stanze di un palazzo privato mantenendo il riferimento all’uso quotidiano degli ambienti. Questo provoca, talvolta, dei cortocircuiti proprio niente male. Tra gli artisti Alfredo Barbini, Gina Beavers, Bertozzi & Casoni, Fulvio Bianconi,Nicola Bolla, James Case-Leal, Eteri Chkadua, Piero Gilardi, Ben Hagari, Peter Jacobs, Aldo Mondino, Giorgio Morandi (!!!), Jonathan Rider, Andrea Salvatori, Bianca Sforni, Giuseppe Stampone, Fabio Viale and Ludwig Wilding.g

Si viene accolti nell’androne da WAITING di Bertozzi e Casoni ed accanto, verso la porta d’acqua la curiosa installazione nel “corridoio”, illuminata ad arte, nella foto, accanto ad un magazzino in penombra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(25 maggio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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