Imago Mundi a Venezia fino a 1 novembre, l’Arte vista da Emilio Campanella

Altra Cultura

Condividi

Venezia Imago 00di Emilio Campanella

 

 

 

 

 

IMAGO MUNDI Alla Fondazione Cini, sull’Isola di S.Giorgio Maggiore a Venezia, sino al 1 Novembre, è la curiosa, sterminata, ambiziosa, simpaticamente maniacale, ma decisamente stimolante proposta della Luciano Benetton Collection, dal sottotitolo: MAP OF NEW ART. Si tratta di opere di soli 10cm per 12, di 6.930 artisti di quaranta paesi, dislocati nei cinque continenti.

L’impresa è in progress ed all’inizio si è presi da un certo scoramento al trovarsi di fronte i pannelli-griglia-scaffale che ospitano le opere, poi la curiosità e la ripetitività compulsivo-maniacale che risiede più o meno in ognuno, ha il sopravvento e si comincia ad osservare con maggiore attenzione venendo come risucchiati in questi piccoli mondi che possono essere anche audiovisivi minimi, diorami tridimensionali, miniature pittoriche, talvolta molto tradizionali, e tutto un universo artistico in miniatura proposto in pochi, pur se non pochissimi metri quadrati. Venezia Imago 02

Si ripercorrono un po’ tutte le tendenze artistiche recenti ed anche non recentissime; i materiali sono eterogenei, e le provocazioni non mancano. Ciò che colpisce e sconcerta è quanto queste “mises en abìme”, possano coinvolgere, e quanta forza possano sprigionare lavori di così esigua dimensione; peraltro, il rapporto con chi guarda, essendo fisicamente molto ravvicinato per ovvie ragioni, immediatamente si reinstaurano delle proporzioni di distanza che sarebbero differenti, ma non lontane per coinvolgimento, se ci si trovasse di fronte a misure più usuali. Venezia Imago 01

Va da sé che non si riesce a vedere tutto, e che lo sguardo scorre da un lavoro all’altro, ma poi si torna indietro, si rivede, si scopre quello che era sfuggito facendo molta attenzione a non saltare nulla, a non rischiare di mancare alcuna emozione ed occasione di riflessione.

Sono piccoli mondi, ribadisco, anche piccolissimi, ma rimandano a ben altro, quindi l’operazione, per quanto apparentemente solipsistica, non è del tutto vana, mantenendo sì un equilibrio incerto, ma una sua capacità di stimolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(20 settembre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

Pubblicità