Magnificenze a Vicenza, l’Arte vista da Emilio Campanella

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di Emilio Campanella

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledi 5 Ottobre a Vicenza, a Palazzo Leoni Montanari, sede locale delle Gallerie d’Italia di Banca Intesa, è stato presentato il progetto/percorso belliniano che interesserà la città per i prossimi mesi, fra il palazzo stesso dove è esposta la Trasfigurazione di Giovanni Bellini, proveniente dalle Gallerie di Capodimonte a Napoli, che sarà L’Ospite Illustre sino all’11 dicembre. L’opera era stata eseguita, intorno al 1479, per la Cappella Fioccardo del Duomo di Vicenza.

Poco lontano, in Santa Corona, il Battesimo di Cristo (1500-1502). A Palazzo Chiericati, si può ammirare il Cristo crocifisso in un cimitero ebraico (1501/1503?) che però, quel giorno non era ancora arrivato dal vicino Palazzo Thiene, sede della Banca Popolare di Vicenza. Questi importanti dipinti su tavola rientrano in un progetto d’itinerario belliniano in città. Ricordo che a Palazzo Leoni Montanari è ancora in corso, sino al 23 ottobre: Dioniso Mito, rito e teatro, una preziosa piccola esposizione intorno a vasi greci di cui ho parlato alcuni mesi or sono. Il palladiano Palazzo Chiericati apre l’ala novecentesca al pubblico e se ne possono ammirare per buona partele opere ele quadrerie in allestimenti molto accurati e suggestivi.

Anni fa s’era visto l’inizio di un lavoro che sembrava già molto interessante, di questo ch’è il vero Museo della Città, legato alla sua storia ed alle famiglie che l’hanno fatta. Fra i diversi piani e le differenti sezioni dal XIII al XV secolo da Paolo Veneziano a Memling, Bartolomeo Montagna ( la suggestiva ideale ricostruzione della perduta Chiesa di S.Bartolomeo), Carpioni, Maffei, Jacopo Bassano, Tintoretto, Veronese, Fasolo. Attendiamo ora l’ultimazione del lavoro con l’esposizione delle collezioni dal settecento al novecento. Ma per intanto si può salire nel sottotetto e godere del lascito Roi, una intera biblioteca ed opere antiche e moderne, disegni, incisioni, edizioni rare in tre ambienti di grandissimo fascino e testimonianze sul raffinato collezionista.

Invece, in quelle che erano le cantine del palazzo, la mostra: Ferro fuoco e sangue! Vivere la Grande Guerra, che chiuderà il 26 febbraio 2017. Un intenso, umanissimo percorso di riflessione sul tragico conflitto, attraverso le sentite fotografie di Giuliano Francesconi in un allestimento che presenta, suggerisce, propone con luci giuste, in ambientazioni forti ed umanissime, oggetti ritrovati nelle trincee. Notevole il catalogo edito da Silvana.

 

 

 

 

 

 

(10 ottobre 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

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