di Isabella Grassi, #Cinema
Sono nata e cresciuta tra i libri ed il teatro, e il mio grande amore si è sviluppato nei cinema d’essai, di Reggio Emilia e di Parma, partecipando a seminari su Friederich Wilhelm Murnau e sui principali registi del passato. Si è appena concluso un anno difficile per la cultura, un anno durante il quale ho assistito progressivamente alla chiusura di tutte le attività culturali a me tanto care.
Mi ha fatto piacere quindi ricevere il 2 gennaio un messaggio da Giulio Perrone che così mi scriveva: “Ciao Isabella dopo la bellissima esperienza dei taccuini della lettura, della scrittura e della poesia, abbiamo pensato che non potesse mancare un’altra grande passione che accomuna tante persone, cioè il cinema. Uno spazio speciale di cui purtroppo quest’anno così difficile ci ha in parte privato ma che rappresenta la magia, la speranza e anche la voglia di ripartire.”
Giulio che seguo e ammiro per la sua attività legata ai libri e per i corsi che organizza mi ha così chiesto se volevo partecipare inviando un aforisma che rappresentasse per me il cinema o un piccolo ricordo legato ad un film, qualcosa che testimoniasse la mia passione per il grande schermo. Il tutto sempre in massimo 100 battute. Naturalmente il messaggio si concludeva con gli auguri di Buon Anno.
Ho raccolto l’invito e un venerdì pomeriggio di gennaio ho inviato non uno bensì cinque frasi che per me rappresentano il mondo del cinema. Oggi è arrivata la copia che ho ordinato ed è stato bello ma triste al tempo stesso sfogliarla.
Formato e impaginazione ricordano i celebri “taccuini” utilizzati dagli scrittori del secolo scorso, il colore (giallo) è il simbolo della luce e l’aforisma che è stato scelto per la copertina è pieno di speranza: “Bisognerebbe sempre riuscire a filmare l’invisibile” di Francesca Archibugi. Sfogliandolo parte un viaggio fatto di schede da riempire e aforismi da leggere, pieni di emozioni, colori, profumi e rumori.
Immaginare di poter riempire presto queste pagine, di poter redigere classifiche ora che le sale sono chiuse, ora che il cinema è in stand by è quanto più di simile ad un racconto di fantascienza ancora da scrivere, e forse un cineasta potrà rappresentarlo prossimamente con immagini pieni di colori e con una musica spero celestiale.
Quindi ben vengano iniziative come questa, aiutiamo la cultura a risollevarsi e che questo taccuino divenga un passaporto perché si possano nuovamente sdoganare i progetti culturali, perché si riaprano le sale cinematografiche, ma anche teatrali, perché si riprenda presto con le presentazioni letterarie e con il diffondere la cultura.
Vento in poppa verso le colonne d’Ercole, perché “domani è un altro giorno”.
Chiudo con il mio aforisma: “Una sera al cinema è come un appuntamento al buio: l’avventura inizia quando esci di casa”. E’ la scheda n. 44.
(6 aprile 20219
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