di Giuseppe Sciarra
L’attrice Anne Heche è morta dopo essere stata tenuta in vita sette giorni dalle macchine. La 53enne attrice era rimasta vittima di un incidente schiantandosi con la sua auto contro una casa provocando un incendio.
Lo star system, agli occhi di qualunque comune mortale è un microcosmo amato, invidiato o odiato. I divi, soprattutto di Hollywood, per come ci vengono venduti dai media della società capitalista appaiono come degli eletti dalla fortuna e dagli dei, persone che hanno tutto quello che molti esseri umani vorrebbero avere: successo, bellezza, privilegi e una vita migliore di tante altre perché svincolata dalla realtà e dalle sue fatiche o così è se vi pare. Eppure la storia del mondo dello spettacolo ci insegna che spesso dietro l’apparenza d’orata di questi personaggi si celano persone ‘fortunate’ con molto virgolette, dalla vita in realtà spesso tragica e tormentata per traumi passati mai sopiti. La lista in tal senso è lunga: Judy Garland, River Phoenix, Amy Winehouse, Elvis Presley, George Michael ecc… e quanti eccetera, perbacco!
Anne Heche ha alle sue spalle una storia devastante che avrebbe distrutto psicologicamente chiunque avesse vissuto anche solo un un quarto delle sue tragedie. Abusata fin da piccola da un padre che non è mai sceso a patti con la sua omosessualità e che ha perso per Aids nel 1983 si sentì tradita oltre che dalla figura paterna anche da quella materna, fervente cristiana che era a conoscenza degli abusi sessuali del marito su di lei ma per le sue convinzioni religiose preferì tacere. Come se non bastasse altre tragedie familiari che sembrerebbero essere frutto di una qualche oscura maledizione sulla sua famiglia si susseguirono nella vita della povera Anne: suo fratello Nate morì per un incidente stradale nello stesso anno della morte del padre, sua sorella Cynthia perì per un problema al cuore poco dopo la nascita e nel 2006 sua sorella Susan perse la vita per un cancro al cervello.
Anne in un suo libro, “Call me crazy” raccontò di essere una persona molto fragile e di aver avuto per tutta la vita problemi di natura mentale dovuti al suo passato. Chissà quanto questo abbia anche influito sulla sua turbolenta vita affettiva e sessuale fatta di innumerevoli avventure di cui spesso si è pentita e di storie partite come una favola e finite in malo modo, su tutte quella con l’arcinota conduttrice americana Ellen Degeneres con cui Anna Heche osò sfidare Hollywood e la sua chiusura di allora nei confronti dell’omosessualità – e a cui molte starlette lgbtq (o presunte/i tali) di oggi devono la libertà di poter dire chi sono (pagò sulla propria pelle il coming out, vedendosi ritirare dei contratti di lavoro assai redditizi).
La carriera cinematografica di Anne Heche ebbe i suoi picchi tra la fine degli anni 90 e i primi del duemila con pellicole come Donnie Brasco con Al Pacino e Johnny Depp, Sei giorni e sette notti con Harrison Ford, Il tempo di decidere con Joaquin Phoenix e il terribile remake di Psycho di Hitchcock del mio amato Gus Van Sant – che non so perché abbia voluto fare questa grande c*****a infelice già solo per essere stata concepita. Poi, a parte la regia del mediocre Women, è continuata in film low boduget e serie televisive di successo ( Ally McBeal, Nip-Tuck, Segnali d’amore).
Una settimana fa, Anne Heche sotto effetto di sostanze stupefacenti si è schiantata con la sua auto, una mini cooper, contro una casa nel quartiere di Mar Vista a Los Angeles, provocando un incendio. La donna è stata immediatamente portata in ospedale per una grave anossia cerebrale ma ormai non c’era più nulla da fare, l’hanno tenuta in vita per un po’ coi macchinari per determinare se i suoi organi potevano essere donati vista la gravità dell’incidente, ma il suo corpo riportava gravi ustioni.
Ieri l’attrice è stata dichiarata ufficialmente morta, lascia due figli adolescenti Atlas e Homer. Toccante la dichiarazione dei due ragazzi nei confronti della madre che hanno rilasciato in un comunicato: “Abbiamo perso la luce più luminosa, ma io e mio fratello siamo consapevoli che ora ha smesso di soffrire”. Hollywood, il successo, la fama, il potere, poco o nulla hanno potuto fare coi demoni di Anne Heche che ora riposa in pace, finalmente libera.
(13 agosto 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata