Con il patrocinio della Regione Lazio prende il via al progetto Ikos:  sei incontri con le scuole per contrastare il bullismo

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Il 23 e il 25 gennaio 2024 e successivamente il 6, l’8, il 13 e il 15 febbraio sempre dell’anno in corso, presso il centro culturale Scena, via Degli Orti d’ Aliberti,1 (zona Trastevere) si svolgeranno sei appuntamenti con gli studenti di alcune scuole di Roma e del Lazio e dei ragazzi ospiti di case famiglia. In tale scenario  verrà presentata l’anteprima del progetto Ikos, con il patrocinio gratuito della Regione Lazio e ideato e creato dal regista Giuseppe Sciarra, dall’avvocato Rosangela Pisano e dal presidente del C.N.C.M, (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Tipo Familiare per i Minorenni)e del CNCA, (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Gianni Fulvi.

Ikos è una parola che sta per araba fenice ed è il titolo di un breve documentario diretto da Sciarra sul bullismo vissuto in prima persona dal regista, in un piccolo paese del foggiano negli anni 90,  fin dall’ età di sette anni. Il corto è interpretato dall’attore Edoardo Purgatori,  voce narrante carica di Pathos che dà un valore aggiunto all’ opera del regista foggiano.  Dopo la proiezione del documentario Giuseppe Sciarra e il regista teatrale Enrico Maria Carraro Moda parleranno di bulli e bullizzati, cercando di superare la dicotomia tra vittime e carnefici, coinvolgendo gli studenti delle scuole e i loro insegnanti in un dibattito sul tema in questione e sul disagio giovanile generato da una società sempre più alienante e indifferente  ai problemi dell’altro.

A presentare l’evento l’avvocato e vice capo di gabinetto vicario della Regione, Civita di Russo, notoriamente sensibile alle problematiche sociali. Di volta in volta per ogni appuntamento saranno ospiti rappresentanti delle istituzioni e persone che condivideranno la loro esperienza di ex bulli e bullizzati.

Ikos è un progetto che così muove i primi passi ma che aspira a realizzare nel corso dell’anno incontri strutturati con le scuole della Regione per dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di reagire ad un abuso o un disagio permettendo loro di affrontarlo e denunciarlo attraverso qualunque forma espressiva- come ha fatto Sciarra con la regia- allo scopo di superarlo riappropriandosi  così della propria vita. Il progetto prevede nell’ultima fase la realizzazioni di laboratori a disposizione dei ragazzi per dar loro la possibilità di avere un primo approccio con le diverse espressioni artistiche e così di sviluppare le loro inclinazioni.

 

(5 gennaio 2024)

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