Porpora Marcasciano, cronaca di un movimento tra amore e tragedia

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Porpora Marcasciano 00di iiiTiii  twitter@iiiiiTiiiii

Prima del concerto di Renzo Rubino, il Gay Village di Roma ha ospitato un momento di grande intensità culturale ed emotiva per tutto il movimento LGTB: Porpora Marcasciano, scrittrice e presidentessa del MIT, Movimento Italiano Transessuali, ha presentato una selezione di letture dal suo libro “Il Sogno e l’Utopia”. Cosa sono il sogno e l’utopia? E’ presto detto: ciò che il movimento LGTB avrebbe potuto realizzare e non ha realizzato.

Sarebbe facile dire molte cose, anche scontate, ma Porpora mette sul tavolo l’asso di picche: l’evento che bloccò per decenni l’evoluzione dei diritti della persone omosessuali fu l’AIDS, o la peste dei gay come venne chiamata all’inizio quando si pensava che ad ammalarsi fossero soltanto i gay maschi.

La storia è tutta lì: sconosciuta ai ventenni, come ricorderà Imma Battaglia nel post-lettura, che credono che tutto ciò che vedono ora esistesse già prima. Non è così, ma la gratitudine non si può pretendere, soprattutto in un paese che non la insegna.

Agli inizi dell’epidemia d’AIDS quanto a morire erano le persone comuni di San Francisco, la cui comunità omosessuale fu decimata dalla malattia della quale si cominciò a parlare quando alcuni artisti cominciarono a morire, Klaus Nomi per primo; dopo che anche Parigi cominciò a morire, dopo che tutta la comunità internazionale cominciò a reagire stanziando fondi, con i gay in testa a distribuire profilattici, a fare informazione, formazione, picchettare governi, a lottare (quante vite sono state salvate grazie a quegli interventi!) il padre di terrorista ai tempi Ministro della Sanità Carlo Donat Cattin, non trovò di meglio da fare che scrivere agli Italiani una lettera dove diceva che l’AIDS se la prendeva chi se l’andava a cercare.

Porpora

Da quel momento passò, nell’incoscio collettivo, l’idea della malattia dell’omosessuale, dell’omosessuale come malato, che di fatto bloccarono, politicamente e socialmente, l’evoluzione dei diritti delle persone omosessuali.

Porpora Marcasciano, con uno stile asciutto, ma partecipato, ci ha raccontato, a noi che c’eravamo e a quelli di voi che non c’erano ancora e che oggi troppo spesso giudicano ciò che non è stato fatto, senza sapere nulla del passato, ciò che è stato e le ragioni di un presente.

Una serata preziosa. Grazie.

 

 

 

 

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