Poteva il Gay Village di Roma dimenticarsi di Gabriella Ferri? Non poteva. E infatti non lo ha fatto. E nel migliore dei modi possibili l’ha ricordata con una serata di Giulia Anania e del suo gruppo (insolito, fisarmonica, batteria e chitarra, con inserimenti teatrali, struttura interessantissima sulla quale si dovrebbe lavorare). Con Giulia sul palco Valerio Rodelli e Filippo Schininà, con contributi vocali di Carmen Iovine e la impalpabile presenza di Lilith Primavera.
Si comincia: begli gli effetti visivi di Lorenzo Lupano, interessanti gli arrangiamenti con venature “tanguere” della più belle canzoni della Ferri, artista “ingombrante” soprattutto artisticamente per il suo straordinario talento, la sua voce unica, il repertorio altrettanto unico. Bravi gli artisti sul palco, con Giulia Anania e la sua bella voce a ricordare i momenti drammaticamente poetici della carriera di Gabriella Ferri.
La serata è una splendida serata, ci divertiamo come matti, poi veniamo spinti dalla curiosità, dopo alcuni bis, molti applausi e scambi di battute con il pubblico e chiediamo di potere parlare con gli artisti. Nasce una chiacchierata che riportiamo, chiamandola intervista perché la semantica a qualcosa servirà pure.
Gaiaitalia.com: Come nasce questo omaggio a Gabriella Ferri?
Giulia Anania: Io e Valerio (Rodelli) siamo amici da tempo, e abbiamo condiviso grazie alle nostre madri, l’amore per le canzoni di Gabriella Ferri. Il dare vita al progetto è nato davvero sulla base di una comune passione.
Scelta difficile, Gabriella Ferri è stata un’artista iingombrante…
Infatti il nostro è un omaggio, è una dedica, una testimonianza del nostro amore per il suo repertorio. Una serenata a Gabriella Ferri le cui canzoni, rispettosamente, abbiamo rielaborato per riproporle come noi le sentivamo.
E questa punta di “tango” argentino…?
(Valerio Rodelli risponde) E’ un mio percorso personale, ma segue la traccia dell’omaggio a Gabriella Ferri. Fu lei effettivamente a tracciare una linea di continuità tra la canzone tradizionale romana e la tradizione musicale di influenza ispanica, attraverso precise scelte artistiche che cumlinarono poi anche nella realizzazione dell’album, Remedios.
Avete pensato di preparare lo spettacolo per il teatro con una mise en escene appositamente costruita?
Per il 19 dicembre è previsto il debutto teatrale dello spettacolo al Teatro Quarticciolo, si tratterà di una rielaborazione dello spettacolo che abbiamo presentato stasera (8 agosto, ndr), in una dimensione teatrale. Nel frattempo Andremo in Puglia, in Belgio: ci prendiamo qualche soddisfazione (meritata, ndr).
E a quando un disco?
E’ in cantiere. Anche se stiamo pensando ad un progetto multimediale che includa il disco, ma non abbiamo fretta. Vogliamo che il progetto prenda vita quando sia maturato a sufficienza.
Ci scambiamo numeri di telefono e strette di mano. Dopo un’altra passata al Gay Village, che con una programmazione intelligentissima sta dimostrando che fare cultura, da un punto di vista gay, non significa solo parlare di disgrazie d’amore, discriminazione o tensioni sessual, torniamo e scriviamo questo articolo, poi a dormire. Che venerdì è sempre un altro giorno e magari pioverà.
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