Roma, il 2 agosto alle 21.30 Porpora Marcasciano legge “Il Sogno e l’Utopia” al Gay Village

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PorporaComunicato stampa

Porpora Marcasciano, sceneggiatrice e autrice del libro Antologaia, sbarca al gay village per un reading corredato di immagini e video di repertorio per raccontare con un altro sguardo il movimento degli anni ’70. Un periodo storico ricco e denso di avvenimenti che attraverso la narrazione queer di Porpora, le musiche di Claudio Cherubini e le immagini di Elena Vertebra,  ricorderà o farà conoscere i percorsi di liberazione ed emancipazione del popolo LGBT.

Il racconto prende origine dalle prime esperienze della giovane narratrice tra Hippie e Living Theater, passando per le più importanti azioni del movimento studentesco, tra Roma e Bologna, fino alla nascita della comunità lgbt italiana.

Così Porpora parla di Antologaia: “Il libro rappresenta una sorta di gabbia! Rileggendolo ci si rende conto che quanto scritto è già passato, vorresti correggere, aggiungere, modellare perché trovi parti mancanti, cose sfuggite o non rese abbastanza. Non credo alle storie del “ vissero tutti felici e contenti” ma piuttosto alle nostre favole, molto più reali! Il sogno, la fantasia, forse l’utopia ci caratterizzano, ci rendono particolari …. originali! Il desiderio resta quello di vivere come se sognassimo e non sognare di vivere.

Da quella “grande” storia che ci ha sempre estromessi prendo le dovute distanze, non è stata fatta in mio nome. E allora metto in scena me stessa la “mia” storia, la “mia” più grande opera d’arte!

Dentro un movimento che ho attraversato e mi ha attraversato, prima di me, dentro di me, affianco e oltre me … nonostante me! Movimento, flusso di cui faccio parte: sono parte di esso ed esso è parte di me.

Dagli/degli anni 70 e prima ancora dal 68, dalla Resistenza, dalla Comune di Parigi e da tutte quelle favolose pagine che son state strappate via.

La grande opera d’arte, la magnifica esperienza non l’ho realizzata da solo ma con tanti altri amici, complici, amanti, compagni di strada, girovaghi, vagabondi, artisti… la meglio gioventù e le migliori menti della mia generazione.

Dimenticavo: la versione pubblicata di Antologaia è quella senza editing. Visto che siamo sognatori, per una distrazione probabilmente dovuta al sogno, quella che andò in stampa fu la versione originale, grezza e senza correzioni. Me ne accorsi solo dopo che il libro fu stampato. I refusi, gli errori, gli spigoli mi siano concessi come licenza poetica, perché il sogno, quello c’è tutto!”

 

 

 

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