Al Gay Village “L’Elogio della Follia” con una brava Dodi Conti

Altra Cultura

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Altra serata teatrale di sicuro interesse al gay village che venerdì 13 ha presentato lo spettacolo di Dodi Conti “L’elogio della Follia”, durissima sfida attoriale e registica.

Non sentivo parlare pubblicamente de “L’Elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam dal 1994, da quando Berlusconi e la sua macchina da marketing se ne impossessarono millantando una prefazione dello stesso Berlusconi ad una edizione del trattato di cui non si vide traccia nelle librerie, e dei cui principi non si vide traccia nel ventennio arcoriano: una prefazione che preannunciava un fallimento.

Per Dodi Conti per fortuna non è andata così: lo spettacolo vive per intero del trattato di Erasmo da Rotterdam, cui anche Shakespeare ampiamente si ispirò, e Dodi Conti è molto brava.

Il lavoro ha tuttavia alcuni limiti, uno rappresentato dall’eccessiva verbosità del testo e da una scelta scenografica fatta di parole alle spalle dell’attrice che distraggono dalla fruizione del testo e dal lavoro scenico di Dodi Conti fatto di pregevoli piccoli dettagli.

Brava comunque, ci vuole coraggio per rappresentare un’opera del genere. E bravi agli organizzatori: la stagione teatrale del Gay Village riempie sera dopo sera le circa 250 sedie della platea con una affezionata ripetitività che molti altri blasonati spazi nemmeno lontanamente sognano.

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2013
tutti i diritti riservati
riproduzione vietata
foto ©monica palermo 2013
per gentile concessione

 

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