Nell’appena trascorso week end al gay Village, sono successe tante cose: serata di giovedì 19 Settembre, nella più che mai emozionante cornice del Gay Village che per l’occasione si è vestita a festa, una tastiera posta sulla balconata che affaccia sull’intero villaggio, accompagna due voci che paiono angeliche. Sulle note del musicista, come fosse la più sontuosa delle sale ricevimento, fanno il loro ingresso Manuel Minoia e Daniele Quistelli, due colonne portanti del Gay Village, che da anni collaborano alla realizzazione di numerose iniziative del villaggio e che finalmente hanno realizzato il loro sogno di convolare a giuste nozze. Si perchè nel Libero Stato del Gay Village, luogo autonomo e con leggi proprie, la premier dame Vladimir Luxuria e la prima cittadina – nonchè consigliera del Sindaco Marino – Imma Battaglia, officiano unioni civili secondo il rito umanista, recitando a gran voce l’atto d’amore che unisce due persone dello stesso sesso di fronte alla comunità omosessuale e alle rispettive famiglie.
E per citare ciò che Luxuria dice con visibile commozione “se quest’emozioni e questa gente è vera, allora anche questo matrimonio è vero”. Così, con fiumi di parole e soprattutto di lacrime non trattenute dai più e meno vicini alla coppia, l’intero villaggio ha salutato i due innamorati che si sono promessi amore eterno di fronte ad amici e parenti. Proprio sul finire della celebrazione, Imma Battaglia annuncia fiera il passaggio della legge contro l’omofobia, definendo quest’unione “decisamente fortunata”.
Manuel e Daniele sono di fatto una coppia. Sono l’emblema del reale sentimento che unisce due persone, oltre il vincolo del matrimonio. Dopo 6 anni d’amore, finalmente i due sono uniti in matrimonio, con la speranza di tutti, che il rito possa essere nuovamente svolto la prossima volta in Campidoglio e perchè no, nella Sala Rossa, perchè “i nostri amori meritano dignità”, come dice la Battaglia.
Pertanto: Auguri e Congratulazioni a Manuel e Daniele. Per quanto poco si possa conoscere i protagonisti, le emozioni erano vere, tangibili e reali più che mai, come le lacrime che ho versato.
Dopo un grande momento è necessario un altro grande momento: sul parterre, pienissimo, Vladimir Luxuria, padrona di casa, Giovanni Minerba, Ivan Cotroneo, Barbara Alberti e Ida Di Benedetto, per ricordare la figura di Ottavio Mai, fondatore con Giovanni Minerba del Festival 2Da Sodoma a Hollywood”, ritenuto oggi il più importante festival di cinema lgtb del mondo.
Una serata splendida, calda, accogliente, nonostante il clima. Il pubblico, numerosissimo, gode del racconto di Minerba e delle poesie di Ottavio Mai, suicidatosi nel 1981. Il Gay Village racconta un’altro pezzo di quello che siamo stati, che è ciò che siamo oggi.
Arriva sabato: ospite Cristiano Malgioglio che stupisce chi lo conosce per le sue esibizioni salottiere nei vari demenziali talk show televisivi: Malgioglio ci racconta la storia della canzone italiana e parte di quella sudamericana, ci presenta un video bellissimo e un progetto di prossima uscita in anteprima assoluta, dedicato alla grande Giuni Russo. Tra racconti, aneddoti e battute i sessanta minuti dell’incontro volano via.
Il prossimo fine settimana è l’ultimo fine settimana del Gay Village. Toccherà esserci.
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