La potenza onirica e la forza della denuncia di Ricci-Forte ad Udine l’11 gennaio al Teatro Palamostre con “Still-Life” un lavoro potentissimo per gridare “No” all’omofobia e all’intolleranza.
Gli attori di Ricci-Forte, la spregiudicata drammaturgia degli autori-registi, l’intelligenza di una provocazione mai banale, soprattutto quando sembra essere gratis, sono la forza di questo spettacolo della geniale coppia del nuovo teatro italiano il cui lavoro amiamo molto.
“E’ tardi! è tardi!, grida il Bianconiglio
ad un’Alice che ha paura di crescere. Non c’è più tempo.
La Regina di Cuori falcia le teste di chi non corrisponde ad omologazione.
Smetterla di dormire, provare a risvegliarsi.
Metti un’età dell’uomo, l’adolescenza, quando cominci a formare un’identità ma hai bisogno di stabilire una rete sociale. Metti la Fantasia, che ti attraversa da sempre e vorresti abitarla come la più intima delle tue stanze. Metti l’ignoranza degli altri, il timore del differente, l’angoscia bovina che non ci sia un ordine preciso sulla Terra. Metti un colore, il rosa, da sempre sinonimo falso di femminilità, di morbidezza emotiva. Metti lo sconforto, quando sei solo e sospetti che il dono sia condanna. Metti il buio, più facile di qualunque sberleffo. Metti tutto insieme e il risultato sarà l’Olocausto”.
con Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Fabio Gomiero, Liliana Laera, Francesco Scolletta
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