Architetto, storico dell’arte, incisore, ma anche museologo e collezionista attento al linguaggio della fotografia, oltre che uomo politico, giornalista e saggista, Luca Beltrami (Milano 1854 – Roma 1933) ha ricoperto un ruolo di grande rilievo nell’Italia postunitaria e dei primi decenni del nuovo secolo.
In mostra saranno presenti importanti opere d’arte di Bramante, Bergognone e Luini, incisioni, disegni, fotografie e oggetti di epoca medioevale e rinascimentale.
Tra i molti prestatori, la Pinacoteca di Brera, i Musei Civici di Ascoli Piceno, il Museo Borgogna di Vercelli e la Venaria Reale di Torino.
“Questa mostra è il primo grande e riconoscente omaggio che Milano dedica a una delle grandi personalità che hanno fatto la sua storia. Un progetto inserito a pieno titolo nel programma della ‘Primavera di Milano’,la stagione culturale costruita proprio per rappresentare quella capacità di rinascita e forza creativa che è propria di questa città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –.
Un tributo che coincide con un momento storico di grande rilancio del Castello Sforzesco: sia sotto il profilo del restauro conservativo di molte sue parti, ormai quasi completato, sia sotto l’aspetto museografico attraverso il rinnovamento di vari spazi che ospitano il suo ricco patrimonio di beni culturali: basti pensare all’intervento di salvaguardia del “monocromo” di Leonardo da Vinci e al cantiere di studio presso la leonardesca Sala delle Asse nel Museo d’Arte Antica, nonché al progetto per una nuova valorizzazione espositiva della Pietà Rondanini di Michelangelo. Due Poli museali per due geni della storia dell’arte mondiale che, non a caso, si trovano fianco a fianco nelle sale del Castello Sforzesco”.
Dopo gli studi al Politecnico di Milano, Beltrami frequenta l’École des-Beaux-Arts di Parigi e, grazie all’eccezionale bravura, ottiene il primo incarico ufficiale come sotto ispettore ai lavori di ricostruzione dell’Hotel de Ville di Parigi, semidistrutto dopo i fatti della Comune del 1871.
Tornato a Milano nel 1880, vince il concorso per la cattedra di disegno e rilievo architettonico dell’Accademia di Brera e si dedica alla ricostruzione e alla conservazione dei più importanti edifici storici lombardi, fra i quali la Rocca di Soncino, il Duomo di Monza, la Certosa di Pavia, l’Abbazia di Chiaravalle e il Palazzo Ducale di Mantova.
Grazie al suo talento, il volto della città di Milano cambia radicalmente tra fine Ottocento e inizi Novecento con numerosi interventi di costruzione e restauro di importanti edifici: la facciata di Palazzo Marino e i palazzi della Banca Commerciale in piazza della Scala, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il campanile di San Gottardo in Corte, il Palazzo della Permanente, il Palazzo del ‘Corriere della Sera’ in via Solferino, il Tempio Israelitico di via Guastalla, la nuova piazza del Cordusio con il Palazzo ‘Venezia’ delle Assicurazioni Generali e la casa Dario Biandrà, per citarne alcuni.
La ricostruzione del Castello Sforzesco è, tuttavia, l’opera più importante di Beltrami, alla quale un’intera sala della mostra è dedicata. L’antica fortezza, ormai diroccata e ridotta a caserma, in procinto di essere abbattuta quale simbolo di antiche dominazioni, viene salvata e restituita alla città grazie alla battaglia politica condotta da Beltrami e ai lavori da lui intrapresi tra il 1893 e il 1911.
Il Castello ritrova quindi l’antico splendore dell’età sforzesca e, da caserma, si trasforma in sede dei musei civici della città, luogo di conservazione di importanti collezioni d’arte, ma soprattutto simbolo del valore civile della cultura e della stessa città di Milano, qualificata da un ceto politico e imprenditoriale che, nello stretto binomio tra cultura e impresa, aveva fortemente e generosamente contribuito alla ricostruzione del monumento.
Proprio il Castello custodisce oggi i materiali di studio – libri, manoscritti, disegni, incisioni, fotografie – che Luca Beltrami raccolse nel corso della sua lunga carriera e che, sottoposti a recente attività di catalogazione e di ricerca, hanno consentito nuovi approfondimenti sulla sua figura e sulla sua opera.
L’esposizione, curata da Silvia Paoli, storica dell’arte e conservatore del Civico Archivio Fotografico, è coordinata da Claudio Salsi, Direttore del Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici, ed è accompagnata da due pubblicazioni: il catalogo (a cura di Silvia Paoli) e il volume che per la prima volta raccoglie in modo esaustivo l’imponente bibliografia prodotta da Luca Beltrami (curato da Simone Bertelli).
Il progetto scientifico che ha dato origine all’iniziativa è però il frutto della collaborazione tra tutti gli istituti e i musei del Castello e ha visto la partecipazione dei conservatori, dei bibliotecari e degli archivisti che vi lavorano, insieme all’importante contributo di altri studiosi e ricercatori provenienti da diversi fronti specialistici, dal mondo universitario, dai musei, dagli enti preposti alla tutela dei beni architettonici e artistici.
Accompagnano la mostra, inoltre, proiezioni multimediali che narrano la storia del Castello Sforzesco e dei suoi musei, a partire da materiali fotografici storici, e filmati d’epoca sul Castello e sulla città di Milano, presentati a cura della Fondazione Cineteca Italiana.
Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale.
Ingresso libero
Orario
Da martedì a domenica dalle 9.00 alle 17.30
Lunedì chiuso
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