Teatro Biblioteca Quarticciolo in Roma, Ascanio Celestini dal 25 al 27 aprile

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Ascanio Celestini. Ritratto Roma, 2013di Gaiaitalia.com

Ci sono storie che vanno raccontate. Ci sono momenti indispensabili che si costruiscono tra chi parla e chi ascolta, su di un ponte immaginario di spettacolo e realtà, quasi disarmante. Ogni volta che racconta una storia, Ascanio Celestini costruisce mattone su mattone questo collegamento, che resta solido dalla prima all’ultima parola.

I racconti del Piccolo Paese sono microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album dove canzoni diverse raccontano un unico luogo. Qualcuna proviene dalla tradizione popolare, ma tutte hanno in comune l’improvvisazione. Celestini sale in scena senza copione e scaletta. I suoi personaggi prendono vita sul palcoscenico grazie al ritmo incalzante di una narrazione potente, fatta nello stesso momento di tradizione e improvvisazione.

Così Celestini racconta il suo lavoro: “In Confessione di un assassino Joseph Roth fa dire a Golubcik che le parole sono più potenti delle azioni …  Quanto sono deboli i fatti! Una parola rimane, un fatto passa! Di un fatto può essere autore anche un cane, ma una parola può essere pronunciata soltanto da un uomo». Nei miei racconti cerco di mettere insieme le parole e non di fatti. Certe volte non accade niente. Un meccanismo che si inceppa è l’unico avvenimento. Spesso i personaggi non hanno nome e le relazioni arrivano quasi ad azzerarsi. Ci sono le parole che diventano semplici come rotelle di un ingranaggio, come chiodi che tengono insieme dei pezzi di legno”.

 

 

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
Via Ostuni, 8  – Roma
venerdì 25 e sabato 26 aprile h. 21.00
domenica 27 aprile h. 18.00

 

 

 

 

 

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