Va in scena dal 20 maggio al primo giugno (ad esclusione dei giorni 24, 25 e 26) al Teatro dell’Orologio di Roma Romeo and Juliet post scriptum di Annika Nyman.
Il testo della giovane drammaturga svedese, dopo la fortunata messa in scena in lingua originale al Festival dei due Mondi di Spoleto nel 2013 (sezione European young theatre), viene allestito per la prima volta in italiano con la traduzione e la regia di Georgia Lepore interpretato da Giovanni Anzaldo e Selene Gandini.
Romeo and Juliet post scriptum di Nyman racconta la storia di Romeo e Giulietta senza il tragico finale di Shakespeare. Romeo e Giulietta affrontano così, nel bene e nel male, la storia d’amore che Shakespeare ha suggellato come massima promessa romantica interrompendola prima del suo consumarsi.
Nyman ha avuto l’idea, come ha raccontato in conferenza stampa, partendo dalla constatazione che nella tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta hanno poche scene insieme. Nel rileggere la loro storia Nyman ha capito che il loro innamoramento è anche un modo per sottrarsi dalle rispettive famiglie e le è parso così naturale dare ai due personaggi non solamente la possibilità di coronare il loro amore ma anche quella di vivere finalmente per conto loro.
Nel testo di Nyman Romeo e Giulietta si fronteggiano, si indagano, si seducono, si mettono ala prova portando a compimento quanto nella storia originale era rimasto solo in potenzialità.
Oltre a una grande scommessa per i due interpreti, che devono dare corpo e voce a due tra le maggiori icone dell’amore tra uomo e donna del teatro moderno, senza potersi rifarsi a nessuna tradizione ermeneutica o interpretativa, il testo è anche un’occasione per fare i conti con il personaggio di Giulietta, pensato scritto e (nelle messe in scena dei tempi del Bardo) incarnato da uomini (il teatro elisabettiano era proibito alle donne e anche i personaggi femminili erano interpretati da uomini). Chissà se in questa versione scritta diretta e interpretata da donne questo tema verrà sviscerato o rimarrà solo in tralice.
A prescindere dal quesito, cui solo la visione dello spettacolo potrà rispondere pienamente, questo lavoro desta curiosità e interesse e merita di essere visto da un pubblico attento e auspicabilmente numeroso.
Teatro dell’Orologio Via dè Filippini, 17/a, 00186 Roma Giorni e orari spettacoli: 20, 21, 22, 23 maggio ore 21,30 24, 25 e 26 maggio riposo dal 27 maggio 31 maggio ore 21,30 1 Giugno ore 18,00 Biglietti: 12 euro intero, 8 euro ridotto
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