Agorà, Teatro e Musica alle Radici: Chiara Casarico in “Rosadilicata La rabbia, lu duluri, l’amuri”

Altra Cultura

Condividi

Chiara Casaricodi Gaiaitalia.com

Rosa Balistreri è uno di quei personaggi che appartengono all’immaginario più profondo della mia terra d’origine, la Sicilia. Rosa è un’icona della Sicilia, anche se – come molti siciliani – fu costretta ad emigrare e vivere lontano dalla sua terra. Nata da famiglia poverissima, lei, semianalfabeta, riuscì a riscattarsi dalla sua condizione di miseria e diventare amica di grandi come Guttuso,  Sciascia e Amalia Rodriguez, incarnando un modello di donna che non si arrende e che lotta per la propria emancipazione

Un’icona che rappresenta in maniera forte il rapporto difficile,  di odio ed amore, che molti siciliani, forse quelli dallo spirito più libero ed irrequieto, hanno nei confronti della loro terra. 

Lei amatissima ed odiatissima al contempo – al punto che la sua città natale, Licata, le ha dedicato un centro che è oggi semiabbandonato – è  un’icona della Sicilia, della sua carnalità, della sua voglia di onestà, del suo modo di amare, passionale e intenso…  Eppure come ha scritto Ignazio Buttitta, che collaborò con lei e le fu amico, “ogni volta che cercheremo le parole, i suoni sepolti nel profondo della nostra memoria, quando vorremo rileggere una pagina vera della nostra memoria, sarà la voce di Rosa che ritornerà a imporsi con la sua ferma disperazione, la sua tragica dolcezza …”

E’ proprio questo contrasto tra la durezza e la dolcezza di Rosa che ci spinge a voler mettere in scena la sua storia a quasi venticinque anni dalla sua scomparsa.

L’idea nasce da un lavoro di ricerca sulle proprie origini, avviato da circa tre anni grazie all’incontro artistico con Lucilla Galeazzi, a partire dalla voce e dal canto e dalla necessità di raccontare la faccia di una Sicilia poco conosciuta, dando risalto ad una figura femminile eccezionale e controversa.

Obiettivo del lavoro è quello di dare corpo e voce ad una donna che ha avuto la forza e il coraggio di andare contro le “regole” di una società arcaica e maschilista e che è riuscita ad affrancarsi da una condizione di subalternità grazie al canto.

Il lavoro di scrittura drammaturgica, in cui il racconto della biografia si intreccerà alle canzoni, prende spunto dai diversi libri che sono stati scritti sulla vita di Rosa Balistreri. 

La drammaturgia musicale, intonazione e arrangiamenti, è stata coadiuvata da Gabriela Aiello.

La messinscena sarà scarna ed essenziale. La scenografia sarà composta da elementi scenografici e oggetti che hanno la forza di evocare i racconti. Il racconto e il canto porteranno lo spettatore in un mondo disegnato a tinte forti.

L’attrice a volte si accompagnerà da sola alla chitarra, come faceva la Balistreri, a volte sarà accompagnata dal musicista polistrumentista Roberto Mazzoli che non si limiterà ad accompagnarla nel canto, ma creerà il tappeto sonoro su cui poggiare la recitazione. 

 

 

 

 

18 settembre, ore 21.00
Rosadilicata
La rabbia, lu duluri, l’amuri
di e con
Chiara Casarico
accompagnamento musicale
Roberto Mazzoli
consulenza musicale
Gabriella Aiello
allestimento scenografico
Tania Cipolla
Centro Culturale Aldo Fabrizi
via Treia 14 – Roma

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 settembre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2014
diritti riservati
riproduzione vietata

 

 

 

 

Pubblicità