Ad aprire la giornata del Concorso lungometraggi Le sedie di Dio di Jérôme Walter Gueguem, dove Jérôme vuole fare un film che incarni i nostri tempi e la sempiterna crisi del presente: quale soggetto, dunque, migliore delle sedie, vero simbolo di ogni ragionamento semiologico, strumenti quotidiani di utile semplicità, incarnazione perfetta di ogni processo produttivo? (ore 20.30, Teatro Strehler). Si prosegue con l’appuntamento con il cinema messicano di Samuel Kishi Leopo che presenta il suo lungometraggio di esordio, Somos Mari Pepa, storia di un gruppo di giovani amici e della loro punk band dal nome Mari Pepa. Un omaggio del regista al suo quartiere e al passaggio delicato tra l’età dell’innocenza all’età dell’esperienza (ore 22.30, Triennale – Teatro dell’Arte).
Alle 15 largo ai cortometraggi con il Gruppo B (ore 15, Teatro Strehler), per proseguire alle 17 con Gruppo I (ore 17, Teatro Studio Melato). Alle 21 in programma il Gruppo G al Parco Sempione.
Per i “fuori categoria” del festival in programma Corpo a corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, girato nel corso dell’allestimento di Orchidee di Pippo Delbono, è il resoconto flagrante di un metodo di lavoro nel quale l’attore diventa autore e l’autore attore: Brenta e la De Villers seguono la vita della compagnia teatrale, sulla scena, dietro le quinte, in sala, in un intreccio di racconti che moltiplica i livelli, tra l’illusione della vita e quella del cinema (ore 22.30, Teatro Studio Melato).
Tra le rassegne più attese del Milano Film Festival, Colpe di Stato presenta Life Sentences di Nurit Kedar e Yaron Shani dove Nimer Ahmed, figlio del terrorista Fauzi al Nimer e di una donna ebrea, riunisce in sé due identità e due storie inconciliabili. La sua sofferta ribellione – né emblema né vittima del conflitto – culmina con la partecipazione al film e con un ultimo estremo incontro col padre (ore 15, Teatro Studio Melato). Si prosegue con Life in Paradise del regista svizzero Roman Vital, che racconta di Valzeina, luogo idilliaco dove il governo svizzero ha installato un centro di deportazione per richiedenti asilo. Un paradiso dai delicati equilibri, compromessi dall’arrivo degli ospiti, una cesura tra le comunità gestita con la precisione chirurgica che viene dalla fede cieca nell’istituzione (ore 19, Spazio Oberdan). Infine, in programma Les Messagers di Hélène Crouzillat, presentato a Cinéma du Réel 2014, film sui corpi dei migranti e sui “Messagers”, depositari della memoria di chi scompare, in collaborazione con Naga (ore 21, Spazio Oberdan).
Realizzato in collaborazione con il Centro Ceco di Milano, è un importante tributo all’opera di Jan Švankmajer, una delle figure più rivoluzionarie del cinema e dell’arte contemporanea, nei giorni del suo ottantesimo compleanno, attraverso la proiezione di una parte del suo corpus cinematografico, dalle prime produzioni che utilizzano materiale dal vero alle astrazioni più raffinate di arte tattile, dai lungometraggi della maturità ai cortometraggi d’esordio. In programma una selezione di cortometraggi che comprendono il periodo sperimentale e i lavori animati più noti, oltre al suo lungometraggio più amato: Qualcosa di Alice (ore 15, Spazio Oberdan).
A 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, del sistema ideologico che lo aveva eretto e delle sovrastrutture che erano state prodotte, si registra l’emergere di un interesse a riprendere un discorso su quel periodo storico tra i cineasti delle due generazioni precedenti. Il focus presenta The Bucuresti Experiment (ore 17, Spazio Oberdan).
La Svezia è presente anche quest’anno al Milano Film Festival con l’anteprima del film Broken Hill Blues di Sofia Norlin, che verrà presentato in collaborazione con VisitSweden, per il terzo anno partner del festival, al Teatro Studio Melato martedì 9 settembre alle ore 20.30, alla presenza dell’attrice Nel corso della serata un VJ set e Dj set live della resident Vj/Dj del Berns, uno dei locali notturni più in voga a Stoccolma, Frida Vega, che si esibirà insieme a Matteo Perry alle ore 23 in Piazza del Cannone, nel cuore del Parco Sempione.
Per saperne di più cliccate qui. Il Milano film festival si concluderà il 14 settembre prossimo.
(8 settembre 2014)
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