“Io e Virginia”, la serenità di una scelta ineluttabile #Vistipervoi

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Emanuela Rolla Virginia Wolfdi E.T.  twitter@iiiiiTiiiii

“Io e Virginia”, da Virginia Woolf  è la fatica di Emanuela Rolla dedicata alla grande scrittrice inglese, mutuata in parte da “The Hours” il magnifico – continuo a pensarlo, anche se ai più il libro è ormai sconosciuto ai più – romanzo di Michael Cunningham a sua volta ispirato ai personaggi di Mrs. Dalloway, il libro di Virginia Woolf che preferisco.

Lo spettacolo di Rolla si snoda attraverso i fantasmi della sofferenza psicologica e della malattia reale della scrittrice che vengono rappresentati in scena non solo dalla bravura dell’interprete, ma anche da inserti video che danno forma e dimensione alle stesse, diavoli rappresentati da uomini mascherati (“Giovani! Giovani”, ripete Rolla/Virginia nel suo delirio), i dialoghi con l’amato marito Leonard (ebbene sì, Virginia Woolf non è stata soltanto una donna che amato le donne) e tenerezze ed obblighi (“Un vero pranzo, marito e moglie a tavola insieme!”) e la disperazione di uno straordinario talento conoscio di stare perdendo completamente la ragione.

All’interno di questo dialogo tra Virginia reale (in scena) e Virginia e i suoi mostri (in video) lo spettacolo scivola via nella compenetrazione tra i due mezzi espressivi e l’intensità di Emanuela Rolla che ama profondamente il personaggio che interpreta ed è brava nel regalarcelo, soprattutto quando Virginia capisce di non farcela più e ci regala un monologo dove sorride tenera, serenamente consapevole di avere scelto l’ineluttabile come unica scelta possibile per amor suo, di Leonard e della sua stessa arte.

In un finale che forse necessita di qualche limatura si compie l’epilogo di una vita straordinaria, quella di una delle più grandi scrittrici britanniche degli ultimi due secoli, che ci viene raccontata con amore ed ammirazione da Virginia/Emanuela Rolla. Da vedere.

In scena il 10 ottobre scorso al Teatro Studiouno per la rassegna Gaiaitaliateatrofest 2014. Repliche l’11 ottobre alle 21.00 ed il 12 ottobre alle 18 al Teatro Studiouno di Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(10 ottobre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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