Il 10 dicembre del 1934, ottant’anni fa, Luigi Pirandello riceveva il Nobel per la letteratura. Per ridordare questo giorno, il 10 dicembre, Sky Arte ( canale 130), dalle ore 20.00 trasmette “Uno, nessuno, Pirandello”, documentario costruito dalle tante testimonianze di artisti di teatro e uomini di cultura che cercano di raccontarne le opere e “le vite”.
Il documentario è per buona parte ambientato nella casa romana, oggi sede dell’Istituto Pirandelliano e del Teatro Contemporaneo, dove sono mantenuti molti oggetti e arredi cari allo scrittore. Qui è conservato il diploma del Premio Nobel e molta della sua esistenza letteraria.
All’omaggio, commentato da volti noti, l’onere di ripercorre la sua vita difficile, il suo spesso travagliato rapporto con le donne: “Ho una vera, grande aspirazione, quella di vivere per me, solamente per me”.
I temi delle sue opere letterarie e teatrali, legate alla sua vita, hanno in se la follia, l’io diviso, l’alienazione, l’importanza delle apparenze e la realtà interiore, tutto dannatamentte “contemporaneo”. Amato e odiato (soprattutto sui banchi di scuola) con la stessa intensità, tutto o quasi si conosce delle sue opere, ma poco trapela del Pirandello uomo, tranne forse la sua barba e il suo sguardo austero.
Delle sue opere che troppo hanno di una triste contemporaneità che inesorabilmente ci appartiene, rimane molto, comprese le troppo frequenti e superficiali produzioni teatrali.
(9 dicembre 2014)
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