Emma Dante a Mestre con Le Sorelle Macaluso #vistipervoi

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Emma Dante Le Sorelle Macalusodi Emilio Campanella

A chiusura della sua stagione, il Teatro Toniolo di Mestre, ha ospitato, per sole due recite, il 17 ed il 18 Aprile: LE SORELLE MACALUSO di Emma Dante. Lo spettacolo ha ricevuto il Premio Associazione Nazionale Critici Teatrali come migliore per il 2014, il Premio UBU 2014, come migliore spettacolo. Si tratta di una coproduzione fra Teatro Stabile di Napoli, Théàtre National (Bruxelles), Festival d’ Avignon, Folkteatern (Goteborg), in collaborazione con ATTO UNICO/COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE. La rappresentazione, della durata perfetta di settanta minuti che volano via, si inizia con una ragazza che sorgendo dal buio (non c’è scenografia, solo le luci perfette di Cristian Zucaro e gli interpreti, strepitosi!), danza, volteggia, benissimo, a lungo, fino all’arrivo di un gruppo di donne, come lei vestite di camicia e pantaloni neri…il coro si muove compatto, si sposta, misura lo spazio a grandi passi, cambia direzione varie volte (i tempi sono precisissimi).

Si delineano dei caratteri, pian piano tutte si spogliano del cupo involucro e rinascono dalla loro crisalide come farfalline colorate nei loro vestitucci fantasia, un coro di bambine, un gineceo di sorelline, adulte/bimbe con i loro caratteri, le loro idiosincrasie, la loro affettività fragile e violenta… Si muovono nei loro vestitini, rievocano, raccontano, rivivono, evocano…la mamma che è fra di loro, il babbo che compare, la sorella annegata, il fratellino morto tragicamente… A sprazzi tornano episodi lontani, ed i protagonisti degli eventi luttuosi rimangono poi fissati, cristallizzati in un momento storicizzato dalla memoria visuale e gestuale. Recriminazioni, sensi di colpa, accuse, e spesso il corale leit motive della canzone del pescespada ed del suo amore disperato ritorna. Il papà poverissimo che rievoca la sua storia degradante con tragica comicità…il ragazzino sfegatato di “pallone”.

Tutti loro prima o poi cadono, vengono rialzati, cadono ancora, con pathos accorato vengono ancora raccolti, e rientrano nel mito famigliare, nel loro momento fissato nel tempo. Il babbo e la mamma danzeranno fino allo sfinimento un bellissimo passo a due di grande fluida dinamicità, struggente e coinvolgente. Spettacolo di grande compattezza drammaturgica, dai ritmi e dai tempi ineccepibili, come scanditi da un metronomo cui rispondono gesti, voci, movimenti, danze, canti, in una geometria sorprendente. Ogni materiale della memoria personale e collettiva della famiglia è ricordato, rievocato, rimosso, ammesso, ribadito, sofferto. Meglio tardi che mai, come si dice, sono riuscito a vedere LE SORELLE MACALUSO, purtroppo alla seconda rappresentazione…

Non ho potuto rivederlo -per ora. Doveroso nominare tutti gli interpreti: Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Ilaria Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier. Tutti salutati da un lunghissimo applauso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(24 aprile 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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