L’Arte vista da Emilio Campanella: il padiglione dell’Argentina alla 56ª Mostra Internazionale d’Arte

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Biennale di Venezia 2015 Logo - 450x300di Emilio Campanella

JUAN CARLOS DI STÉFANO, LA RIBELLIONE DELLA FORMA il Padiglione dell’ Argentina alla 56ª Mostra Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia. Arsenale. Si entra al piano terra dell’edificio detto delle Sale d’Armi che ospita vari padiglioni fra cui la Santa Sede, gli Emirati Arabi, il Messico, la Georgia, la Macedonia, e si rimane immediatamente colpiti da un gruppo scultoreo lontano, quasi in un angolo, ma grande, potente, ci si avvicina e ci si rende conto ch’è un riferimento al Golgota, ma abbastanza attuale.

S’intitola AZIONE DIRETTA III,1998, poliestere rinforzato, resina epossidica e materiali vari. Una figura maschile muscolosa, barbuta, dagli occhi attenti, spalancati, abbracciata ad un palo della luce collegato ad altri due, si protende con una pinza, per raggiungere i fili elettrici; immagine della tenace miseria che cerca di strappare un qualche minimo benessere a costo della vita, il più delle volte.

Molte altre figure popolano il percorso della sala, come fra sentieri di praticabili su cui sono poste le sculture: GLI ILLUMINATI II del 2000-2002: sei figure inginocchiate, le mani giunte come in preghiera, ognuna di un colore differente, lo sguardo intenso, solo che le teste sono al contrario della parte anteriore del corpo… Emblematiche! Altre figure, gruppi, composizioni sono fortemente “espressioniste”, mi si passi il riferimento, sempre di forte impatto per l’uso dei materiali e l’effetto emotivo che provocano. Prendiamo, ad esempio, RAGNATELA II, del 1974-75, in cui la figura è come imprigionata nella materia trasparente da cui tenta di liberarsi.

PERSONA II, omaggio alla Catalogna del 1979-80, in cui un corpo maschile sospeso e trattenuto da una struttura trasparente, guarda con il consueto sguardo forte, rassegnato? In attesa dell’ultimo tentativo per liberarsi? PAGLIERICCIO del 2003 è una piccola scultura , un lettino sfatto come in gelatina…“KINDERSPELEN” 2003-2005, in memoria di Eliana Molinelli. Nove gruppi di bambini, che giocano, lottano, anche molto violentemente, armi vere sono inglobate nei materie trasparenti inseriti nelle opere…

Concludo con FIGURA SDRAIATA O PROCEDIMENTO del 1972, in cui è evidentissimo il riferimento a pratiche come “il bastone del pappagallo” ed altre piacevolezze di regime!!! Faccio notare come l’indicazione dei materiali riferiti alla prima opera citata corrisponda più o meno in maniera eguale anche alle altre. In tutta questa drammaticità, una cura formale ed un gusto cromatico che non escludono mai una forte sensualità. Notevolmente accurato il catalogo disponibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(12 maggio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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