Musei Civici Veneziani, educate oggettività

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Musei Civici Venezianidi Emilio Campanella

I Musei Civici veneziani, hanno continuano il graduale avvicinamento alla settimana clou per l’arte in laguna, di quest’anno, fino appunto alla settimana, contemporaneamente all’esplosione della Biennale, proponendo NUOVA OGGETTIVITA’ al Museo Correr già il 1 maggio scorso. Il sottotitolo: ARTE IN GERMANIA AL TEMPO DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR 1919-1933 denuncia il breve termine di tempo per dare un ritratto, sicuramente sintetico di uno dei tanti difficili periodi della storia tedesca del Novecento.

Purtroppo non si prendono in esame le arti nella loro totalità, per rendere un quadro completo, e questa e’ una forte carenza quando si voglia considerare una corrente artistica che non è certo, mai, avulsa dalla realtà. L’esposizione è giusta, diligente, pertinente… Didattica. Scolastica! Fortunatamente sono in mostra opere notevoli, ed esposte con gusto, in un allestimento discreto e ben illuminato. Si sarebbe, comunque, dovuto, per raggiungere effetti di rottura quali quelli desiderati dagli artisti, giocare sui contrasti, sugli effetti, cosa non difficile dati certi temi forti e di grande drammaticità. Invece i capitoletti si susseguono come su un garbato libriccino di storia dell’arte non troppo inventivo né coraggioso. Le sezioni e le sottosezioni s’incrociano e s’intersecano più confondendo che spiegando gli intendimenti dei curatori che in questa maniera sembrano denunciare una certa confusione ispirativa.

Per nostra fortuna abbiamo davanti agli occhi un buon numero di opere di Otto Dix, Georg Grosz, fotografie notissime di August Sander, oltre a molti altri. La manifestazione sarà aperta al pubblico sino al 30 Agosto.

La settimana dopo, il 6 il 7 e l’8 Maggio, sono state presentate tre mostre di particolare importanza, due a Ca’ Pesaro, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Venezia, dove al secondo piano si può accedere al Paradiso; quello di Fabrizio De André era solo al primo piano, in via Del Campo, quello di Cy Twombly si chiama PARADISE ed è al piano di sopra, ma sul Canal Grande. Posso dire solo una cosa, sintetizzando, è una mostra mozzafiato: si entra, ci si guarda intorno, ci si muove per le sale dalla luce straordinaria che entra dalle grandi finestre e ci si commuove. La forza delle tele, dei colori, dei segni, è tale che non si andrebbe più via. Eravamo un certo numero di persone quella mattina, io provenivo dalla mia seconda visita a PORTABLE CLASSIC a Ca’Corner della Regina, e passavo da un’emozione fortissima all’altra, incontrando e reincontrando le persone da una sala all’altra, catturati, stregati dalla forza di quello che stavamo vedendo e rivedendo. Una magnifica retrospettiva che va dal 1951 al 2011.

Scendendo di un piano si puo’ entrare in una sala specialmente dedicata a CAGNACCIO DI SAN PIETRO, Il richiamo della Nuova Oggettività. Sempre una bella occasione occuparsi di un pittore di grande interesse, direi esponente in un certo modo, del Realismo Magico, mentre la vicinanza con la corrente tedesca mi sembra veramente un po’ tirata… Le vicinanze sono con Antonio Donghi, con Felice Casorati, per le loro ricerche formali e stilistiche che Cagnaggio compiva con il suo personalisimo stile tanto nel ritratto, come nel riferimento all’antico, il sacro, la natura morta.

Cito solo PRIMO DENARO del 1928, per la forza drammatica e la vicinanza con DOPO L’ORGIA, dello stesso anno, entrambi di collezioni private.

A questo punto si prende un battello e si scende alla fermata di S.Angelo, poco lontano da Palazzo Fortuny dove quattro piani sono colmi di suggestioni stimolate dalla mostra PROPORTIO, un’ulteriore capitolo – dopo qualche interruzione – dovuto alla collaborazione con la Fondazione Axel e May Vervoordt, riprendendo il discorso di ARTEMPO, 2007, IN-FINITUM, 2009, TRA, 2011. Un’esposizione trasversale, incrociata, rifratta, che spazia fra le epoche e stimola argomenti e discussioni. Marina Abramovic, Anish Kapoor hanno creato opere per l’occasione. Bill Viola, reperti egizi, Botticelli e Canova sono della partita…

Coraggiosamente vincente!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(15 maggio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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