Liberi si nasce o si diventa? La libertà finisce dove iniziano i diritti degli altri o dove decide il nostro cervello? Quali sono i limiti della nostra libertà? Siamo sempre noi a decidere? Di che libertà avremo bisogno fra cento anni? Sono tanti gli interrogativi affrontati dalla mostra di arte e scienza Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi. Progettata da Giovanni Carrada, con la collaborazione scientifica di Gilberto Corbellini, ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli, è curata da Giovanni Carrada per la parte scientifica e da Cristiana Perrella per quella artistica e realizzata in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna che la ospita fino al 22 novembre 2015.
Attraverso il doppio sguardo della scienza e dell’arte, la mostra propone un percorso di esplorazione su uno dei temi da sempre al centro della riflessione dell’uomo. Il titolo fa riferimento ai “gradi di libertà” del nostro comportamento. Poiché la libertà riguarda le decisioni, e queste sono prese dal nostro cervello, il vero soggetto dell’esposizione è la mente umana stessa. I processi decisionali della mente sono oggetto di studio da parte della scienza ma sono indagati anche da molti artisti che come gli scienziati cercano risposte alle medesime domande.
Ecco alcuni degli artisti in mostra: Halil Altindere, Vanessa Beecroft, Cao Fei, Igor Grubić, Susan Hiller, Tehching Hsieh, Dr. Lakra, Ryan McGinley, Pietro Ruffo, Bob and Roberta Smith, Ryan Trecartin, Nasan Tur.
“Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi”
Mostra di arte e scienza della Fondazione Golinelli
Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
fino al 22 novembre 2015
(27 ottobre 2015)
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