di Giorgia Trinelli
Fino al sette febbraio, la galleria nord della Fondazione Prada ospita “Recto verso”, mostra che racconta, attraverso 21 artisti, il loro interesse per il retro della tela, e il simbolismo del retro dell’opera.
Già nel Rinascimento, con il concetto di apertura realistica sul mondo, l’opera d’arte è stata concepita come uno spazio in cui definire una porzione di realtà. Nel Novecento, questa idea viene sostituita da un’idea di spazio diversa: lo spazio oltre la tela, diventa parte integrante di essa (Lucio Fontana con i suoi tagli).
La mostra “Recto verso” verso riunisce i lavori di artisti che si sono concentrati sul retro, rigirando la tela rendendola trasparente o riproducendo il verso sotto forma di trompe l’oeil. Il percorso espositivo inizia con un prologo ottocentesco messo a confronto con il contemporaneo: il retro dell’opera viene fotografato da Gerard Byrne, Thomas Demand e dipinto da Luca Bartolo, seguito da un tuffo tra i maestri del contemporaneo, tra cui Giulio Paolini che ha fatto di questo messaggio l’opera principe della sua arte e che nella rassegna espone quattro suoi lavori.
Di fianco ai lavori di Paolini, è esposto un lavoro di Llyn Foulkes, grande pittore statunitense che propone una vignetta in linea con l’irriverenza dell’autore, e sul fronte è dipinto uno dei personaggi di Foulkes, con le fattezze n via di disfacimento.
Alberto Burri, con le sue “Combustioni”, raddoppia l’apertura verso lo spazio retrostante con trasparenze di plastica e forature determinate da bruciature. Carla Accardi in mostra con due lavori eseguiti con materiale plastico spesso utilizzato per fare sculture. “Grande trasparente”, in cui il supporto è lasciato intatto e fa vedere la croce del telaio come segno pittorico e “Il Grande oro”, dipinto invece con il tipico alfabeto di segni astratti.
Perfetta insegna della mostra è “Stretcher rame with vertical bar” di Roy Lichtenstein, che con il suo uso pop dei puntini, rinuncia al figurativo per analizzare il concetto pittorico. Presente nella mostra è anche il fenomeno formatosi in Francia alla fine degli anni ’60 del “Support/surfaces”, movimento di artisti per cui l’interesse per i supporti materiali della pittura fu una scelta ideologica.
Recto Verso
Milano Fondazione Prada
largo Isarco 2 – tlf 02-56662613.
www.fondazioneprada.org
fino al 14 febbraio
(9 gennaio 2016)
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