Berlinale 2016, la bella vittoria italiana di “Fuocoammore”

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Una foto di scena di Fuocoammare di Gianfranco Rosi, unico film italiano in corsa in questa 66/ma edizione del Festival di Berlino, 13 febbraio 2016. Il documentario, girato dal regista durante tutto un anno nell'isola di Lampedusa, racconta la realtà degli isolani anche rispetto al fenomeno dell'immigrazione. ANSA/ UFFICIO STAMPA   +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
foto: ANSA

di Federico Farrini

 

 

 

 

E’ bello vedere il cinema italiano che vince di nuovo. E’ ancora più bello quando il premio che si porta a casa viene da uno dei festival di cinema più importanti al mondo, quel Festival del Cinema di Berlino, noto a tutti come Berlinale che nell’edizione 2016 ha regalato l’Orso d’Oro a Fuocoammare”, il documentario girato a Lampedusa da Gianfranco Rosi.

 

Gianfranco Rosi è quello stesso regista che aveva vinto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2013, con il magnifico “Sacro GRA”, girato sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Orso d’Argento per Death in Sarajevo di Danis Tanović. Mia Hansen-Løve, deliziosa regista francese, ha vinto il premio per la Miglior regia grazie a “L’Avenir”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(21 febbraio 2016)

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