di Emilio Campanella
Si è iniziato da un mese il nuovo anno, s’inaugurano e si presentano le nuove mostre che saranno aperte a Venezia, sino alla Primavera. Alla Casa dei Tre Oci: TRE OCI, TRE MOSTRE GIUDECCA FOTOGRAFIA. Per quanto sia cambiato un po’ tutto lo staff, tant’è, è raro che in questo bello spazio di tre piani, si possa allestire un’unica esposizione… Sempre almeno due, e questa volta tre… Una per occhio, verrebbe da dire. Melius abundare…
La prima delle tre al piano terra, si compone in realtà di ulteriori tre: LO SPECCHIO DI ALICE, NEROSUBIANCO, fotografie 1959/1960 a cura di Manfredo Manfroi e SGUARDI FEMMINILI, Vincitrici del Portfolio 2015. Tutte sotto l’egida del circolo fotografico La Gondola.
Al secondo piano VISION OF VENICE, foto di Roberto Polillo che fa un interessantissimo lavoro con il colore attraverso immagini mosse e sfocate, stravolgendo ad arte luoghi notissimi della città e creando un forte spaesamento. Al terzo piano il lavoro elegantissimo di Giulio Obici: LE FLANEUR DETECTIVE, di grande, introsettiva suggestione. Tutto visitabile fino al 28 marzo.
Attraversando il Canale della Giudecca ed arrivando a Cà Venier dei Leoni, sede della Collezione Peggy Guggenheim, troviamo fino al 4 aprile POSTWAR ERA, Una storia recente, A Recent History, insieme con due omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein. Tre occasioni in una di riflessione, confronto e rivalutazione, create con la consueta cura da Luca Massimo Barbero. Suggestioni ed emozioni continue fra Stati Uniti ed Italia, Italia e Stati Uniti in rimandi stilistici, ispirativi, evocativi ed emozionali che culminano con la personale, a fine percorso, di una scultrice interessantissima, attualissima e coraggiosa di cui tutti conosciamo il cancello del giardino del palazzo, e che la mostra racconta nel suo rapposto con Venezia e nella lunghissima amicizia con Peggy Guggenheim.
Poco lontano, sempre sul Canal Grande, VERSO LE GRANDI GALLERIE, LE NUOVE SALE DELL’ALA PALLADIANA DELLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA. Presentate con gran battage pubblicitario e gran pompa buccinandone ai quattro venti, non ci si è curati dell’inaugurazione ufficiale: molta disorganizzazione prima, durante e dopo, mi hanno detto i pettegoli. Pochi spazi per gli intervenuti, microfoni poco efficienti, insomma, non lontano da certe inaugurazioni alla Jacques Tati. Ma lui era un genio.
Per fortuna, prima avevamo avuto la fortuna della presentazione, sintetica ed esauriente, della nuova direttrice Giovanna Marini. Ma tutto questo non risolve ciò che a monte s’era già notato: un discutibilissimo restauro degli ambienti, un pessimo uso dell’illuminazione per la quadreria, anche se va meglio per le sale della scultura, praticamente un’apoteosi di Antonio Canova, che si collega al lavoro fatto al Museo Correr dai Musei Civici, con i quali, specialmente per il progetto SUBLIME CANOVA, c’è un’evidente sinergia. Lascia perplessi come i bassorilievi siano in un corridoio (cosa finalmente ovviata, spostandoli in una sala, al Correr, per evitare che la gente passi oltre) e due magnifici e giganteschi leoni decisamente soffocati. E’ vero che tutto si può vedere da fuori, ma non sempre si sta fuori.
Colgo l’occasione econsiglio di salire al primo piano, nell’abside della chiesa, per vedere i Bosch resturati prima che partano per la mostra olandese e poi per Madrid. Saranno di ritorno a dicembre prossimo per l’esposizone dedicata all’artista a Palazzo Ducale. L’esposizione s’intitola JHERONIMUS BOSCH (c.1450-1516) I dipinti veneziani restaurati, fino al 7 febbraio. Si tratta del TRITTICO DI SANTA LIBERATA, e dei quattro pannelli delle VISIONI DELL’ALDILA’.
Il TRITTICO DEGLI EREMITI, il cui restauro non è stato ultimato in tempo, partirà per l’Olanda da cui tornerà nei prossimi mesi, per essere esposto in questa stessa sede.
Appartenuti alla collezione Grimani, visti molte volte e studiati, ora splendono magnificamente nei particolari, nelle luci, negli sfondi, nei bagliori, nei volti caratterizzatissimi tipici dello stile del pittore.
(2 febbraio 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata