di Emilio Campanella
A Palazzo Leoni Montanari, sino al 23 ottobre, una piccola straordinaria esposizione per amatori ed innamorati d’arte greca: “DIONISO, MITO, RITO, TEATRO”, nell’ambito della rassegna Il Tempo dell’Antico. Ceramiche attiche e magnogreche dalla collezione Intesa Sanpaolo. Un breve ricchissimo percorso nelle sale sontuose del piano nobile, che si snoda in tre ambienti e si compone di sedici pezzi magnifici ed ovviamente interessantissimi.
Ospite d’onore, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli il VASO DI PRONOMOS, cratere a volute, attico, a figure rosse. Pittore di Pronomos, 400 a.C. circa. Il magnifico, grande vaso è decorato su un lato, con grande eleganza e perizia, con la scena delle nozze di Dioniso ed Arianna, sull’altro con la rappresentazione di un dramma satiresco interpretato da una compagnia teatrale che ha partecipato alle Dionisiache con una trilogia tragica, cui seguiva sempre questo tipo di rappresentazione. La grandissima accuratezza organizzativa dello spazio porta tutte le persone, i personaggi interpretati, i nomi, i ruoli e le caratterizzazioni, un saggio sul teatro antico illustrato da un sommo artista del tempo. Gli altri quindici vasi di forme e dimensioni differenti, della collezione del museo ruotano sempre intorno al tema dionisiaco del mito e del rito, come detto esplicitamente, le danze, i misteri la convivialità, senza dimenticare mai che queste erano tutte opere a destinazione, il più delle volte funeraria e celebrativa.
Un piccolo, prezioso catalogo è edito da INTESA SANPAOLO. Un esaurientissimo audiovisivo è a commento della mostra. Poco lontano, a Palazzo Barbaran da Porto,al PALLADIO MUSEUM, un po’ rivoluzionato per l’occasione: “JEFFERSON E PALLADIO, come costruire un mondo nuovo”, aperta al pubblico sino al 28 marzo. Omaggio al terzo presidente degli Stati Uniti, in un percorso multimediale e giocato, con un allestimento anche molto elegante che coniuga modelli e disegni palladiani con quelli dello stesso Jefferson e dei suoi collaboratori, quelli di un uomo istituzionale che s’inventò architetto, studiando le opere di Palladio, visitando e studiando l’architetttura italiana, e creando il neoclassico americano, su ispirazione dell’architetto vicentino del XVI secolo.
Varie sezioni che confluiscono fluidamente l’una nell’altra con rimanddi e continui richiami scientificamente pertinenti. Le magnifiche fotografie di Filippo Romano: FOOGRAFARE JEFFERSON, mostra nella mostra; tre bozzetti del monumento di Canova per George Washington( da Possagno) espressamente incaricato dell’opera che , purtroppo andò distrutta in un incendio. Il museo, con Officins Libraria,ha prodotto l’ottimo, esaurientissimo catalogo.
(1 febbraio 2016)
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