di Mila Mercadante twitter@Mila57160236
Passage: l’acqua, la terra, il cielo, le nuvole, e gli oggetti sono pretesti per perseguire il cammino di una ricerca intima che parte dalla natura e vuole raggiungere la rarefazione degli spazi, forse del tempo, attraverso l’isolamento. Geppy Pisanelli – aversano di Napoli trapiantato a New York – espone i suoi olii su lino e i suoi pastelli su carta al Pan di Napoli. La mostra – che ha avuto inizio il 22 gennaio e terminerà il 28 febbraio – è stata curata da Paola De Ciuceis e raccoglie i lavori dell’artista dal 2007. Colori caldi e immagini fredde, perfette, rappresentano il “minimalismo narrativo” di Pisanelli, ricercatore scientifico nel campo della virologia oltre che artista. Le due anime si ricollegano nella struttura, nel tono, nel gusto, nelle atmosfere imperturbabili della sua arte figurativa, una sorta di realismo fantastico nel quale la figura umana non compare. Dominano su tutto il resto quattro tele di grandi dimensioni che danno il titolo all’esposizione e che sono frutto di un’idea concettuale evidentemente complicata e articolata.
Di fronte alla bellezza delle immagini – così pulite, così equilibrate – si ha la sensazione che quel risultato derivi da una sorta di lotta tra emotività e razionalità, ed è quest’ultima a vincere, è lei che può tenere bene a mente le cose viste e che può trascenderle. La forza dell’arte di Pisanelli sta tutta nello slancio del ripensamento, dell’idea del vuoto che si materializza ora nella crepa di un terreno secco, ora nel cerchio formato da un accampamento. E’ un’idea raccontata senza irrequietezza, che stupisce l’osservatore evitando di coinvolgerlo troppo.
Pan, Palazzo delle Arti di Napoli, via dei mille 60.
(8 febbraio 2016)
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