Vivo: il primo live-album dei Barock Project

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Barock Project Vivo Coverdi Gaiaitalia.com

 

 

 

 

 

 

 

 

Raramente un disco live ha tanta importanza nella storia di una band, ma nel caso dei Barock Project Vivo è un capitolo davvero decisivo: un doppio album interamente dal vivo registrato durante il tour del 2015, che guarda al passato riassumendo un decennio di attività e immagina nuove ipotesi future, come testimonia l’inedito My Silent Sea.
Fondati nel 2007 dal compositore, tastierista e pianista Luca Zabbini, i Barock Project sono diventati una delle formazioni italiane di progressive-rock più seguite al mondo. Dopo tre album che hanno visto evolversi il gruppo (Misteriose Voci del 2007, Rebus del 2009, Coffee In Neukölln del 2012), nel 2015 Skyline – con copertina di Paul Whitehead e partecipazione di Vittorio De Scalzi – è stata l’opera della consacrazione. I quattro album sono ampiamente rappresentati in Vivo, con un occhio di riguardo verso l’acclamato Skyline, che ha riscosso apprezzamenti in tutto il mondo grazie alla personalità dei Barock, rispettosi della tradizione progressive ma con una chiave di lettura attuale: “Il prog non è un dogma ma un punto di partenza. Molte band replicano gli stessi suoni degli anni ’70 e basta, noi invece proviamo a portare il vecchio genere nel nuovo secolo, anche con influenze moderne. Oggi come all’epoca serve comunicare con la musica, ma in maniera differente: quello che ci differenzia da altri è sia che nella nostra musica non vogliamo perderci in tecnicismi o virtuosismi fini a se stessi. Un bel brano può funzionare benissimo anche con quattro accordi”.
La scaletta di Vivo sintetizza perfettamente la crescita compositiva dei Barock e offre uno spaccato diretto, immediato e dinamico, di una band eccellente anche in concerto: “In studio siamo sempre stati molto metodici e ognuno di noi partecipa alle idee che contribuiscono al prodotto finale. Quando abbiamo terminato un disco e lo presentiamo dal vivo, in un primo tempo tendiamo a suonare i brani in maniera canonica come sono stati registrati, ma nel tempo ci piace variarli e questo ci consente di avere nuovi stimoli e divertirci suonando. Inoltre gli arrangiamenti sono sempre molto ricchi e dal vivo cerchiamo di riproporli in modo più diretto proprio per dare un effetto diverso, più adatto al mood live“. Se un rifacimento della celebre Los Endos dei Genesis chiude il primo dischetto, al termine del secondo compare My Silent Sea, un inedito collegato all’esperienza Skyline, come dichiara Zabbini: “Quando l’ho scritto mi sono reso conto di essere arrivato ormai ad un punto di svolta e con i Barock stiamo deviando verso una comunicazione diversa. Dovevo in qualche modo chiudere il capitolo Skyline, così ne ho ripreso musicalmente le atmosfere sognanti e il carattere narrativo per dare un epilogo alla storia di questo uomo sulla zattera. Antonio De Sarno, il nostro autore di testi, ha ben pensato di dare il giusto senso alla musica che avevo scritto. Potrebbe tranquillamente sottotitolarsi Skyline Epilogue“.
(24 maggio 2016)
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