Bo Summer’s, scrivere come dio: “… il problema è che i dubbi..”

Altra Cultura

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Fabio Galli 05 macchina da scriveredi Bo Summer’s   twitter@fabiogalli61

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…forse il mio vero problema è che i dubbi, le angosce che mi tormentano durante la stesura dei miei lavori, e di queste lettere, sono traccia e riflesso dei continui spiazzamenti e contraddizioni di cui una certa cultura è intessuta. Scrittura frammentata, costruita attraverso aggiunte successive in conflitto fra loro, costellata di interruzioni, ripetizioni, lacune (tutto ciò è la mia scrittura, ma come indice e rivelazione insieme della condizione stessa di quella stessa cultura) non più occultabile, che nessuna pietas religiosa è più in grado di nascondere. Ma questo risultato non sta affatto in continuità con la tradizione culturale che rivela, bensì la interrompe, poiché ne impedisce il senso essenziale: la possibilità di confidare in essa, di stare nella sua radice, di intrattenere, con essa, un religioso rapporto.

Se vi è scrittura dominata dall’impazienza, se vi è hybris interpretante, questa è proprio la mia scrittura: qualche indizio soltanto e uno schema generale dovrebbero fare in modo di lascire che avvenga un’interpretazione delle sue origini, del suo sviluppo, del suo rapporto con la letteratura in senso ampio. Eppure, proprio tale smisurata pretesa, mette a nudo l’impossibilità di risalire a fondamenti certi, che soli ne permetterebbero la realizzazione. Mette a nudo, essa, la smisurata pretesa, ripeto, di una certa cultura, e finisce coll’indicare l’inesplicabile in cui quest’ultima necessariamente finisce. E da cui si origina.

 

10,10,1985, come oggi

 

 

 

 

 

 
(25 maggio 2016)

 

 

 

 

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