A Napoli la mostra fotografica “Blow Your Mind” di Boogie fino al 3 aprile

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di Mila Mercadante  twitter@Mila56170236

 

 

 

Volete provare emozioni forti, entrare nella realtà di chi vive ai margini e conosce la violenza e i pericoli della vita? Bene: Blow your mind vi apre le porte di una realtà che in Giamaica, a New York, a Istanbul o a San Paolo in Brasile conserva sempre la stessa statura drammatica e poetica allo stesso tempo. La mostra fotografica dell’artista serbo Vladimir Milivojevich, in arte Boogie, ha aperto i battenti nello spazio Magazzini Fotografici di Napoli il 1 dicembre e sarà visibile fino al 3 aprile 2017. Chi ama Boogie e in generale la street culture non può perdere l’occasione di visitare l’esposizione, che è davvero particolarmente interessante. Nei primi giorni di dicembre Boogie ha organizzato anche un work-shop nel quale ha raccontato la genesi del suo ultimo lavoro monografico e ha ripercorso tutte le tappe della sua strepitosa carriera di fotografo.

Boogie è cresciuto a Belgrado durante la terribile guerra civile che ha devastato il suo paese, e ha cominciato così, documentando quello che accadeva per strada. Da molti anni si è trasferito negli USA, a Brooklyn, e anche lì ha continuato a ritrarre l’esistenza degli emarginati, della gente nata nelle terre di nessuno che sono i quartieri dominati dal crimine e dalla solitudine. Tutte le monografie di Boogie sono in bianco e nero, eccetto l’ultima, A Wha Do Dem, coloratissima, per restituire attraverso le tinte forti e sgargianti tutto il sapore della capitale giamaicana, Kingston, nella quale il degrado sposa l’azzurro del cielo e l’inquietudine dell’umanità allucinata non può essere che smagliante.

Non c’è compiacimento negli scatti che ritraggono la baldanza di facce alticce o nelle fotografie che mettono da parte l’essere umano e danno maggior rilievo alle armi: pistole, coltelli, mitragliette non offuscano neanche per un attimo l’amarezza e la gentilezza con cui Boogie studia – avvicinandosi pericolosamente – un lembo di mondo che fingiamo di non vedere e che è in realtà vicinissimo. Il lavoro di Boogie è testimonianza della ricerca perenne di una pienezza semantica in grado di conferire dignità e splendore a una discesa agli inferi. Non mancano lampi di speranza, ma non costituiscono la parte più significativa delle opere di Boogie.

Magazzini Fotografici
Largo Proprio d’Avellino
Napoli
fino al 3/4/2017

 

 

 

(20 dicembre 2016)

 

 

 

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