di Emilio Campanella
Una curiosa, intrigante, interessantissima esposizione, anche poliziesca, a Vicenza, a Palazzo Barbaran da Porto, al Palladio Musem, che chiuderà il 4 giugno 2017. Guido Beltramini, il curatore, è partito dal dubbio sulla veridicità di ritratti che riprodurrebbero la fisionomia del grande architetto, ed ha continuato costruendo una mostra “investigativa” di sana curiosità da storici dell’arte, appassionati, o semplici curiosi, ma anche e non ultimi, esperti o dilettanti lettori di storie poliziesche. Facendo questo ha coinvolto la sezione Scientifica della Polizia di Stato, per condurre un’indagine fisiognomica sulla base dei molti ritratti presunti, le raffigurazioni, i tratti ricorrenti più frequentemente, la loro credibilità, la loro veridicità. Affascinante e curioso…
Solo pochi mesi fa, il sornione e colto Beltramini, a Ferrara ci ha chiesto di chiudere gli occhi con Ludovico Ariosto e ora di tenerli bene aperti ed attenti a non perdere alcun particolare dell’indagine. Le ricerche condotte potrebbero portare a risultati che verranno diramati pubblicamente già nel mese di gennaio 2017. Nel frattempo il consiglio è di visitare questa mostra decisamente intrigante ed allestita con molto gusto ed intelligenza dallo Studio Scandurra nelle persone di Alessandro Scandurra con Riccardo Radaelli e Francesca Depalma.
Un percorso creato fra pannelli specchianti che moltiplicano le presenze, le evocazioni, le invenzioni ritrattistiche più fantasiose, come quelle più credibili. Una teoria dice che se l’autore non pose un suo ritratto sul frontespizio dei suoi Quattro Libri dell’Architettura, fu deliberatamente per non legarli ad un tempo preciso, ma perché potessero essere studiati in qualunque epoca… E questo è in effetti accaduto, ma ha portato anche alle invenzioni che vediamo, alle supposizioni, agli imprevisti, alle probabilità affascinanti durate alcuni secoli, e giunte fino a noi.
Interessantissimo e curioso il Ritratto di uomo di El Greco, 1570-1575 da Copenhagen, Statens Museum for Kunst (ui in riproduzione fotografica) che ricorda enormemente l’attore Alessandro Haber. Bernardino Licinio: Ritratto di architetto 1541, da Londra (The Royal Collection/HM Queen Elizabeth II), qui con baffetti ed accanto un cippo con su inciso: Andrea Paladio, con una sola elle, alla veneta.
Poi ci sono busti di vario tipo e dimensione ed invenzione, certo, sino ad un ritratto di gusto settecentesco, del Centro Internazionale di Studi di Architettura di Vicenza; e quindi sono Zuccari, Fasolo, Bassano, fra gli altri, fino ad arrivare a quello di collezione privata russa che potrebbe avere più chances degli altri… Vedremo.
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(9 dicembre 2016)
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