di Emilio Campanella #biennale twitter@gaiaitaliacomlo #architettura
Tutto è da visitare con attenzione, anche per la bellezza dei luoghi espositivi, come si sa. Mi limiterò a suggerire i padiglioni che maggiormente mi hanno colpito, come ad esempio, quello dell’Argentina con la sua natura sottovetro, un corridoio di prato su cui ci si affaccia e che grazie a specchi sembra quasi infinito, sotto un cielo incerto, con effetto di grande suggestione. Si tratta di Vèrtigo Horizontal. Interessante l’Albania, con le sue antiche porte affascinanti e commoventi: Zero space. Il Canada ed il suo passato, con Unceded, Voices of the Land. La Croazia e quelli che paiono alberi di plastica: Cloud Pergola/The Architecture of Hospitality. La Repubblica Popolare Cinese: Building a Future Countryside; come sempre, molto elegante. L’Indonesia: Sunyata: The Poetics of Emptiness, con i suoi ipnotici teli sospesi. Questo, all’Arsenale.
Ai Giardini consiglio di porre molta attenzione alle visite dei padiglioni dell’Australia che con Repair, presenta un grande giardino. O all’Austria con Thought From Matter: uno specchio che pare uno stagno, un’alta scala che porta sul tetto, dei teli labirintici, per un insieme di grande suggestione. Eurotopie in Belgio: un’agorà teatrale viola. Il Canada ricostruito, che con quello dell’Arsenale, ha due padiglioni. La Gran Bretagna con Island, il suo suggestivo edificio vuoto e le scale esterne che portano sul tetto della costruzione da dove si gode una vista superba sul parco, fino al Lido e verso S.Pietro. Il lavoro ha ricevuto una menzione speciale dalla Giuria. La Grecia, con il prospettico ed intrigante The School of Athens. E quindi Israele In Statu Quo: Structures of Negotiation, sulle problematiche dei luoghi di culto. L’Olanda con la sua casa a sorpresa: Work, Body, Leisure; i Paesi Nordici (Finlandia, Norvegia, Svezia), le “bolle” di Another Generosity. Quindi la Svizzera, Leone d’Oro come migliore partecipazione nazionale per il magnifico lavoro Svizzera 240, House Tour: una casa elegante, naturalmente un po’ algida, per grandi e piccini. L’Ungheria con Liberty Bridge-new Urban Horizons. Anche qui si sale sul tetto e si gode anche la bellezza delle tegole del magnifico edificio Liberty. Ci sono molte scale, e moltissimi specchi quest’anno, fateci caso!
(4 giugno 2018)
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