Food Marketing 2.0 vendere il Made In Italy nell’era digitale

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di Redazione Cultura

Che cos’è il Made In Italy e che cosa significa essere un prodotto che fa parte della tradizione? O ancora, che cosa significa l’aggettivo nostrano?

Di questo e di molto altro ancora, si parla in questo meraviglioso manuale scritto dall’eccellente Ida Paradiso che è una grandissima esperta di food marketing. Un ambito fresco e nuovo, per lo più sconosciuto, ma assolutamente degno di nota.

Vi diciamo subito che non si tratta del classico testo adatto solo ed esclusivamente agli esperti o comunque a quelle realtà che vogliono introdurlo nella loro azienda, ma anche a tutte quelle persone che sono curiose di sapere in che cosa consista nel dettaglio.

Non per nulla il linguaggio scelto dall’autrice, parecchio talentuosa, è molto semplice e di facile comprensione anche per chi non mastica il marketing in linea generale.

A corredo dei suoi discorsi, ci sono pure  esempi pratici, oltre che considerazioni, davvero ragguardevoli su come sia cambiata la percezione degli uomini e delle donne di oggi del cibo e del consumo che si fa di esso. Un consumo che non è sempre consapevole; difatti sovente acquistiamo ben più di ciò che poi effettivamente mangiamo! Non lo abbiamo mai notato? E- soprattutto- ci siamo chiesti perché ciò succede?

Diciamo che questo è accaduto soprattutto quando abbiamo vissuto la pandemia, che -indubbiamente- ha lasciato grandi ferite nei nostri cuori, nelle nostre menti e nelle nostre anime. In pratica in quel periodo compravamo in maniera spasmodica e ingurgitavamo alimenti in ogni momento della giornata e della serata al fine di colmare il vuoto che sentivamo dentro di noi e gli attacchi di panico che sovente ci colpivano per il fatto di non poter uscire di casa, salvo che per necessità comprovate. Poi, quando siamo ritornati alla semi normalità, in molti non sono più riusciti a trovare il giusto equilibrio nel loro  rapporto col cibo.

Questo ci insegna dunque che esso nasconde al suo interno, molteplici significati, compreso quello di prodotto. È dunque pure una merce e come tale va valorizzata.

Ha un valore economico, difatti noi per averlo dobbiamo pagare, quindi versare del denaro, e ora che c’è ancora parecchia crisi nel nostro Paese, prima di procedere a un acquisto vogliamo pensarci molto bene.

La domanda è davvero numerosa e noi sovente non sappiamo che “pesci pigliare”. Quando andiamo al supermercato solitamente ci facciamo abbindolare dalle offerte promosse anche sui coloratissimi volantini e solitamente optiamo per quelle, in quanto ben pubblicizzate, senza- magari- nemmeno constatare se veramente convenga davvero l’acquisto di quel prodotto piuttosto che un altro, che – forse- risponderebbe anche meglio alle nostre necessità. E questo accade perché ciò che viene proposto è accattivante anche esteticamente parlando. Avete infatti notato che quando siamo alla ricerca di un regalo, magari di una confezione o del classico cesto natalizio, oltre che ai prodotti contenenti, facciamo pure caso a come ci viene presentato? Insomma, anche in questo caso “l’abito fa il monaco”!

Pertanto chi si occupa di food oggi deve necessariamente pensare prima di mettersi di ri immettersi nel mercato, a come vuole proporsi ai clienti a livello di comunicazione soprattutto digitale che è il presente e sarà ancora di più il futuro, affidandosi a mani esperte al fine di non fare terribili scivoloni che potrebbero nuocere alla sua realtà e non portare ai risultati sperati, nemmeno in minima parte.

 

(24 febbraio 2022)

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