“Viens Je T’emmène”, di Alainmm Guiraudie: o del cinema del Reale a Rendez-vous 2023

Altra Cultura

Condividi

di Alessandro Paesano
Viens Je T’emmène (t.l. Vieni ti conduco) di Alainn Guiraudie racconta di un attentato terroristico che colpisce la cittadina di Clermont-Ferrand preoccupando gli e le abitanti che si insospettiscono di qualunque persona abbia una provenienza geografica “altra”. Intanto il 35enne (ma ne dimostra di più) Médéric (Jean-Charles Clichet) si incontra con la prostituta Isadora (Noémie Lvovsky) strappandole la promessa di non pagare.

Tra incontri in albergo, cunnilingus interrotti, un marito geloso e un giovane ragazzo di origini turche che si accampa nel condominio di  Médéric, si dipana un racconto nel quale continui spostamenti di situazione portano i personaggi là dove non ci aspettiamo di trovarli in un film che ci fa pentire delle risate ci strappa mentre decostruisce bias pregiudizi e preconcetti mostrandoci una umanità isolata e individualista che porge una mano cui sostenersi per un istante o per tutta la vita.

Nello sfondo complottismo, armi, sparatorie (tra vicini i terroristi non c’entrano nulla) hascisc e tanto sesso mai concluso ma sempre interrotto sul più bello.

Qualcuno giurerebbe che la vita sia proprio così.

Alainn Guiraudie però, lo ha ribadito anche in sala dopo la proiezione del film, crede che il cinema debba ricreare il reale raccontandolo secondo declinazioni altre e non riproporre la realtà tout-court. Un cinema che ci proponga una realtà seconda nella quale rispecchiarci per vedere più chiaramente dentro di noi. Viens Je T’emmène ci riesce perfettamente. Un’altra perla di questa tredicesima edizione di Rendez-vous.

 

(1 aprile 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 



Pubblicità