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HomeFESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMAAlle porte dell'VIII Festival Internazionale del Film di Roma con Alessandro Paesano

Alle porte dell’VIII Festival Internazionale del Film di Roma con Alessandro Paesano

Festival Roma 2013 - 01 Logodi Alessandro Paesano

Giunto alla sua VIII edizione, Il festival Internazionale del film di Roma come si chiama oggi quella che nacque nel 2006 come Festa del cinema – da un’idea dell’allora sindaco di Roma Walter Veltroni – sta per approdare all’Auditorium Parco della Musica dove i preparativi fervono.

Tantissimi film da vedere, tra lunghi medi e cortometraggi, divisi in varie sezioni: Concorso e Fuori concorso;  CineMaxxi (in concorso e fuori concorso), dedicata ai film più sperimentali e meno classicamente di fiction;  Prospettive Doc Italia, dedicata ai documentari italiani  (anch’essa articolata in un concorso e un fuori concorso),  alle quali si affiancano due retrospettive Ercole alla conquista degli schermi a cura di Steve Della Casa e Marco Giusti, che presenta una selezione dei circa 200 pepla (plurale di peplum i film ambientati nell’epoca più o meno greco-romana, dal vestito tipico che portavano gli antichi) e una, curata da Emiliano Morreale dedicata a Claudio Gora (nome d’arte di Emilio Giordana, padre di Andrea) attore caratterista specializzato nel ruolo del cattivo (è il commendatore che Alberto Sordi prende a schiaffi nel finale di Una vita difficile di Dino Risi) del quale il festival presenta nove film da riscoprire dei quali Gora ha firmato la regia mentre negli stessi giorni del festival il cinema Trevi programmerà una selezione dei film in cui compare solo come attore.Alessandro Paesano 00

Le due retrospettive sono a cura del CSC Cineteca Nazionale  che propone anche cinque eventi speciali: la proiezione de  Le tentazione del dottor Antonio (Italia/Francia, 1962), episodio diretto da Federico Fellini del film collettaneo Boccaccio 70 per ricordare il regista riminese nel ventennale della scomparsa; la versione restaurata di Germania anno zero (Italia/Germania/Francia 1948) di Roberto Rossellini; Nella città l’inferno (Italia/Francia, 1958) di Renato Castellani, per un doppio omaggio: al regista nel centenario della nascita e all’attrice nel quarantennale della morte; Il processo di Verona (Italia/Francia ,1963) di Carlo Lizzani, recentemente scomparso e Arrivano i Titani (Italia, 1962) di Duccio Tessari per ricordare Giuliano Gemma.

Tornata in autonomia dall’anno scorso Alice nella città propone una selezione parallela  di lungometraggi (indovinate? In concorso e fuori concorso) dedicati all’infanzia e alla gioventù.

Affiancano le sezioni del Festival tavole rotonde, incontri con attori – l’attore inglese John Hurt, quello al quale sbuca l’alien neonato dal petto nel film Alien (Usa, 1979) di Ridley Scott – e l’italiano Checco Zalone (ognuno Paese ha il suo…)  e registi (Johnathan Demme, Àlex de La Iglesia e Spike Jonze) e  alcune mostre fotografiche tra le quali una dedicata ai quadri visti nel film di Tornatore La migliore offerta e un’altra dedicata ad Anna Magnani.Festival Roma 2013 - 02 Anna Magnani

Una programmazione sterminata nella quale chi vi scrive cercherà di districarsi con disinvoltura (niente spazio dedicato alle retrospettive, essendo tutti titoli più o meno facilmente reperibili)  con un gusto curioso che si dividerà tra i documentari (vera linfa di ogni festival), i film meno canonicamente di fiction – praticamente quasi tutta la sezione cineMAxxi – senza disertare i film in Concorso e quelli della sezione autonoma Alice nella città, con un particolare occhio di riguardo per i film queer e quelli di interesse lgbt.

Quattro i titoli, tra fiction e  documentari, che hanno l’identità di genere e l’orientamento sessuale già nelle piccole sinossi riportate nel programma generale.

DALLAS BUYERS CLUB
(Usa, 2013) di Jean-Marc Vallée (il film è di produzione statunitense ma il regista è di nazionalità canadese), con Matthew McConaughey, Jennifer Garner e Jared Leto, -fuori sezione – riceverà il premio Vanity Fair Award fior Cienematic Excellence premiato, si legge nella motivazione, perché è grazie a storie come questa se lo spettatore si trova di fronte ai propri pregiudizi – la paura davanti al diverso, il disagio davanti al malato – e impara, (come dicevano i nativi americani) a camminare nei mocassini di un altro.

La storia  (facilmente immaginabile) vede un cowboy, elettricista e sieropositivo, che cerca di curarsi con delle terapie alternative (il film è ambientato nel 1985…) e trova a dargli una mano LA transessuale Rayon cui nel programma del festival, p. 8, ci si riferisce transfobicamente al maschile (trova un improbabile alleato nel [sic!] transessuale Rayon, anche lui [sic!]  malato di AIDS).

Per chi dovesse ancora ignorarlo alle persone transessuali ci si rivolge riferendosi al sesso di approdo non a quello di partenza tanto aborrito da volerlo cambiare (un’idea tutto sommato sensata, no?).  Ogni riferimento al sesso di partenza è una scortesia che sfocia nel pregiudizio… Non per polemica, ma per giustizia.

Festival Roma 2013 - 00 Il mondo fino in fondoIL MONDO FINO IN FONDO (Italia/Cile, 2013) di Alessandro Lunardelli, con Filippo Scicchitano, Luca Marinelli e Barbora Bobulova (presentato fuori concorso per Alice nella città) racconta del viaggio che porta Davide e suo fratello Loris da Agro, un paesino del nord Italia in cui vivono, figli di un industriale della zona, a Barcellona per seguire l’Inter in trasferta e di lì fino a Santiago del Cile dove Davide, che ha diciotto anni ed è gay, segue Andy del quale si è innamorato mentre suo fratello Loris, che ne ha quasi trenta, ignora che a suo fratello piacciano i ragazzi…

Da notare che queste informazioni si leggono nel sito online della sezione Alice nella città mentre nel programma cartaceo, in distribuzione presso i luoghi del festival, l’omosessualità di Davide, misteriosamente, scompare.

Arcani delle strategie comunicative della sezione autonoma e parallela del Festival…

L’opera prima FUORISTRADA (Italia, 2013) di Elisa Amoruso un documentario della sezione Prospettive DOC Italia, in concorso, in prima mondiale racconta del percorso di Pino, meccanico e campione di rally, che decide di cambiare sesso e diventare Beatrice, mentre Marianna, una donna di nazionalità Romena, impara ad amare questa neo donna

Last but not least DER UNFERTIGE (t.l. Il lavoro incompleto) (Germania, 2013) di Jan Soldat un documentario (presentato in concorso nella sezione CineMaxxi)  sul sessantenne Klaus Johannes Wolf che ha la passione di fare lo schiavo e ci racconta di questo suo amore legato al suo letto…

Insomma quattro film coi quali épater la bourgeoisie

Vedremo durante il festival quanti e quali altri film avranno un personaggio queer o lgbt.

Su Gaiaitalia.com troverete ogni giorno un resoconto dettagliato sui film visti (con due aggiornamenti uno all’ora di pranzo, il secondo nel tardo pomeriggio) …e su quelli persi dal vostro inviato.

Con una media di cinque film al giorno (e punte di sei…) avrete di che leggere.

Dal gaio inviato di Gaiaitalia per il momento è tutto.

 

 

 

 

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