Il regista Abdellatif Kechiche contestato in patria per il suo film “La vie d’Adele”, dal politico Slim Rihai

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Abdellatif Kechiche sta ricevendo durissime critiche in patria a causa del suo film “La Vie d’Adele” che ha recentemente trionfato a Cannes, per la sua difesa“dell’Omosessualità”, che è lo sport da letto più praticato del Paese, ma l’importante è che un tunisino non lo difenda pubblicamente.

E’ stato il leader di un partito laico di pochissimo peso politico, tal Slim Rihai dell’Union Patriot Libre,che ben deciso a non farsi sfuggire l’occasione di guadagnarsi un po’ di visibilità sulla pelle di un compatriota celebrato in tutto il mondo,  ha dichiarato di sentirsi “disonorato” dal premio attribuito a Kechiche.

“La Tunisia non può essere orgogliosa del Premio” ha tuonato l’Illustre Sconosciuto, “Il film difende l’omosessualità ed è al servizio di una lobby che tocca il nostro essere arabi e musulmani”.

Chissà quanti tunisini – moltissimi, conosco assai bene quello splendido paese – si sentiranno disonorati dalle parole di Rihai.

 

 

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