Il Macro di Roma presenta: “L’Immagine Mutante, rassegna di film sperimentali e video d’artista” fino al 16 luglio

Altra Cultura

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Macro Museo Romadi Anna Flavia Locchi

Nell’ambito della mostra Ritratto di una città. Arte a Roma 1960 – 2001, il MACRO presenta L’immagine mutante, una rassegna di film sperimentali e cortometraggi d’artista, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, in programma dal 25 giugno al 16 luglio presso la Sala Cinema del Museo.

La rassegna, suddivisa in tre cicli di appuntamenti tematici, è pensata per approfondire la sperimentazione legata al cinema d’artista, uno degli aspetti più interessanti ad aver caratterizzato le vicende culturali della città. Dagli anni Sessanta infatti Roma, dopo essere diventata capitale del cinema d’autore con la grande fabbrica di Cinecittà, ha visto nascere anche in ambito artistico un fermento di proposte sperimentali legate al mezzo cinematografico.

Di seguito il programma della Rassegna:

4, 5 luglio 2013 Movimenti animati

Il secondo ciclo propone una selezione di film e video d’animazione. La pellicola diventa un collage con figure stilizzate e forme geometrico spaziali, creando  un  incastro di elementi visivi come nei film di Claudio Cintoli e negli intermezzi televisivi di Pino Pascali. Si trasforma in poesia visiva nei cortometraggi di Rosa Foschi o in un’animazione visionaria in quelli di Magdalo Mussio. Questi film acquistano uno status di opere d’arte e il lavoro di alcuni viene promosso dalla società di produzione Corona Cinematografica che comincia a finanziare,  grazie ai premi di qualità indetti dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, brevi documentari animati. Le sperimentazioni sono poi riprese negli anni Novanta da artisti che continuano a ritoccare, tagliare e manipolare la pellicola come Gianluigi Toccafondo o Paolo Canevari, che comincia con film girati in analogico per arrivare ad utilizzare il digitale. La ricchezza espressiva delle animazioni analogiche trova un ideale rilancio nelle esperienze degli artisti che utilizzano il digitale come Paola GandolfiMarina Paris, nell’esperienza isolata nel campo della video animazione di Elisabetta Benassi e, negli anni più recenti, nei lavori di Marco Raparelli.

 

giovedì 4 luglio 2013, dalle ore 18.30 alle ore 21.00
Intervengono: Alberto D’Amico, Bruno Di MarinoCristiana Perrella e Maria Rosa Sossai
Saranno presenti: Paolo CanevariRosa FoschiPaola GandolfiMarina Paris Marco Raparelli.

Proiezione di:
Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Paolo Canevari, Disegno Animato, 1993 (3’), in collaborazione con Alberto D’Amico
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Marina Paris – Alberto D’Amico, Less Than Five Minutes, 2007 (4’)
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)

 

venerdì 5 luglio, dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Proiezione di:
Pino Pascali, sigle e pubblicità, fra cui Insetticida getto, 1962; Tic Tac, 1964; Tv7, 1968
Magdalo Mussio, Il potere del drago, 1971 (10’)
Magdalo Mussio, Il reale dissoluto, 1972 (10’)
Magdalo Mussio, Umanomeno, 1973 (11’ 30’’)
Rosa Foschi, L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino, 1971 (12’)
Rosa Foschi, L’amour du cinema, 1969 (12’)
Claudio Cintoli, Mezzo sogno e mezzo, 1965 (10’)
Claudio Cintoli, Primavera nascosta, 1969 (10’)
Gianluigi Toccafondo, Essere morti o essere vivi è la stessa cosa, 2000 (3’ 30’’)
Paolo Canevari – Alberto D’Amico, Disegno Animato, 1993 (3’)
Paolo Canevari – Alberto D’Amico, SuperRoma, 1994 (2’)
Paolo Canevari – Alberto D’Amico Filmino, 1995 (40″)
Marco Colazzo – Alberto D’Amico, Movimento, 1993 (2′)
Avish Khebrehzadeh – Alberto D’Amico, Alef, 1996  (47’’)
Elisabetta Benassi – Alberto D’Amico, Senz’acqua, 1998  (1’)
Valentina Coccetti – Alberto D’Amico, Maracanà, 1997  (2’10”)
Paola Gandolfi, Francesca Ravello, Recherche de ma mère, 2003 (3’ 45’’)
Paola Gandolfi, Macchina madre, 2007 (3′ 47’’)
Marina Paris – Alberto D’Amico, Less Than Five Minutes, 2007 (4’)
Alberto D’Amico, SP, 2002 (1′ 40’’)
Marco Raparelli, Ristorante Italia, 2007 (4’ 30’’)
Marco Raparelli, Everything Changes, 2010 (3’ 40’’)

11, 12, 16 luglio 2013 Sguardo/immagine: viaggio nella filmografia di Gianfranco Baruchello

La rassegna si chiude con l’appuntamento dedicato alla filmografia di Gianfranco Baruchello. L’artista dai primi anni Sessanta ha cominciato a lavorare con l’immagine in movimento, girando prima in Super8 Il grado zero del paesaggio nel 1963, per affrontare successivamente il montaggio dell’ormai storica Verifica incerta (1964-1965), realizzato con Alberto Grifi utilizzando spezzoni di film in 35mm.

Il montaggio diventa per Baruchello un modo di pensare l’immagine a partire da un pensiero precedente, con una scrittura che è capace di tutto, ribaltamenti, abbinamenti, proposte di logiche al limite del senso come in Tre lettere a Raymond Roussel (1969), in cui materiali visivi sono assemblati in maniera sperimentale a formare in successione tre nuclei narrativi. InIl brodo del cammello (1994), partendo da alcune scene del film di Dino Risi La stanza del vescovo, si sovrappongono frammenti, creando un collage ironico sulla scena politica e sociale del paese.

 

 

MACRO
Piazza Orazio Giustiniani, 4  
00153 Roma
06 6710 70400
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 

 

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