Venezia, Leonardo Da Vinci: L’Uomo Universale

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Leonardo-Da-Vincidi Emilio Campanella

Questa mostra quasi passata un po’ in sordina, aperta al pubblico il 29 Agosto, in piena Mostra del Cinema, si potrà visitare alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, fino al 1 Dicembre.

Confesso che per un verso sarebbe una di quelle esposizioni di cui preferirei non parlare, dall’altra l’importanza dei fogli leonardeschi esposti è tale, che risulta inevitabile occuparsene. Siccome preferisco sempre dare prima la cattiva notizia, e di seguito quella buona, inizierò subito con quello che secondo me non funziona in questa mostra: innanzitutto il luogo infelice quant’altri mai, una “manica lunga”, una delle cui pareti è occupata dall’enorme  logo/titolo/immagine dell’esposizione, nelle salette, poco più che cubicula, sono esposti i disegni con una pessima illuminazione, anche troppo forte a parer mio.

Pannelli informativi sgradevolmente bianco ghiaccio indicano delle sezioni con titoli di poca chiarezza; il percorso è un po’ caotico, chi non sapesse nulla di Leonardo da Vinci non ne capirebbe un’acca: un gruppo di ragazzini e ragazzine attenti guardavano prendevano appunti, si scambiavano impressioni, guidati da un insegnantre che li aiutava ad orientarsi in una materia vastissima trattata come in un Bignami…

Merito della manifestazione è l’aver riunito un ampio corpus di disegni di Leonardo da Vinci, come raramente accade, siccome le opere provengono dalla Royal Collection di Windsor, dalla Biblioteca Reale di Torino, dal Musée du Louvre di Parigi, dal British Museum di Londra, da Palazzo Vecchio di Firenze, dall’ Ashmolean Museum di Oxford, dalla Galleria Nazionale di Parma, dalla Collezione Raccolta Bertarelli di Milano, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, The Rossana & Carlo Pedretti Foundation, Pistoia, oltre ad altri, ed in parte preponderante dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell’Accademia.

Ora, solo dai nomi delle collezioni che hanno prestato i disegni, le stampe, le tele, i volumi, per la realizzazione della mostra, si comprenderà  come si tratti di qualche cosa di notevole, e quanto forte sia la delusione nel vedere una realizzazione così poco felice. Per fortuna il piacere di vedere da vicino disegni di tale bellezza, di un ventaglio amplissimo di argomenti è una vera fortuna, coadiuvata dall’importante catalogo pubblicato da Giunti che dà la misura delle intenzioni di un lavoro espositivo così poco riuscito.

 

 

 

 

 

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