Sissy Boy, la storia di Sergio che va vista

Altra Cultura

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Sissy Boy 450di E.T.  twitter@iiiiiTiiiii

Abbiamo visto Sissy Boy, spettacolo in scena fino al 9 febbraio al Teatro LoSpazio.it di Roma, con Galliano Mariani.

Innanzitutto va detto che Galliano Mariani non è attore dal grande talento, al contrario è un attore che ha totale consapevolezza di quelli che sono i suoi mezzi e su quelli lavora, senza strafare, con misura e gesti perfetti, come direbbe qualcuno che conosco, garbati. E fa un figurone.

Il testo è scritto bene,  da Franca De Angelis, la regia di Anna Ciancia è sapiente nel dosare i pochi movimenti che in scena si sviluppano. Sono le emozioni a coinvolgere il pubblico.

La storia è assai semplice: un ragazzino a cui piace giocare con le bambole viene portato da uno psicologo (che si rivelerà un pervertito, cosa che si intuisce fin dall’inizio) per una terapia riparatrice che risulterà devastante per il  Sergio bambino.

Quando si entra nel dramma lo stomaco fa male: non solo quello del protagonista, anche il nostro. A chi è passato per esperienze simili a quelle che Sissy Boy racconta, a chi ha lottato o lotta quotidianamente con l’omofobia (propria ed altrui), a chi ha rinunciato – o ha dovuto rinunciare – ad un amore perché incapace di reggerne il peso, a chi ha avuto una famiglia non famiglia, a chi è nato negli anni sessanta ed ha corso il rischio di essere messo in manicomio per la sua omosessualità (che ancora alla fine degli anni ’70 veniva considerata malattia mentale), a tutti loro più molti altri, lo spettacolo offre la possibilità di riflettere un po’, qualora lo vogliano.

Quello che lo spettacolo non offre sono soluzioni politiche, non rimedia ad alcuni automatici luoghi comuni  (bambino ama le bambole=omosessualità, chi scrive è gay anche se ha sempre fatto sport e le bambole non le ha mai toccate), non fa attivismo come pretendono di farlo in tanti, non lancia le accuse che la comunità LGTB vuole sentire.

Parla di sofferenza, che alla comunità LGTB non piace. E della realtà di un uomo che incapace di uscire dalla devastazione provocata dalle terapie riabilitative si è suicidato nel 2003.

Potremmo scrivere molto altro, e di molto altro, perché tante sarebbero le cose da dire. Ci limitiamo a dire che lo spettacolo vale il prezzo del biglietto (scontato, se seguite le nostre indicazioni), che è uno spettacolo che va visto – e se poi volete criticarlo, va bene, ma vedetelo – e che ciò di cui racconta non appartiene purtroppo solo a ieri, ma anche ad un oggi in cui le vessazioni e le pressioni famigliari cui le persone LGTBI sono sottoposte vengono ancora troppo spesso considerate fatti privati e non sociali.

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Gaiaitalia.com. Se stamperete questa pagina e la presenterete alla cassa avrete diritto all’ingresso a 10 euro con uno sconto di 3 euro rispetto al biglietto intero.

 
Sissy Boy
(La conferenza del Signor S.B.)
di Franca De Angelis
regia di Anna Cianca
con Galliano Mariani
 
 
Teatro Lo Spazio.it
fino al 9 febbraio
Roma, Via Locri 42/44
(traversa di Via Sannio)
martedì – sabato ore 20.45
domenica ore 17.45
tlf   0677076486
Intero € 13,00
Ridotto € 10,00
Tessera
 
 
 
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