Anche lui ci ha lasciato, e come ha scritto nel suo bell’articolo su L’UNITA’ Alberto Crespi: “Ci aspetta in galleria”, una bellissima metafora da sfegatati di cinema.
Claudio G. Fava, come si firmava questo signore genovese che mi riporta a dei ricordi di adolescente ed agli albori della mia storia di cinéfile è stato un critico cinematografico di punta per un lungo periodo anche in televisione , ed anche curatore di rassegne cinematografice di grande interesse. Ha scritto per moltissimi anni sul genovese IL CORRIERE MERCANTILE ed è proprio sulle pagine del “quotidiano dei portuali genovesi” che ho incontrato le sue recensioni che mi hanno fatto per molto tempo da guida nelle mie scelte di goloso spettatore cinematografico.
Avevo sedici anni ed andavo al cinema tutti i giorni, anche per recuperare TUTTI i film che DOVEVO vedere.
Prima di entrare a scuola scorrevo la pagina degli spettacoli e sceglievo la pellicola del giorno, poi più tardi commentavo con gli amici e ci si scambiavano le impressioni: ma Fava cosa ne dice? Ma hai letto l’articolo di Fava?
Claudio G.Fava era il nostro spirito guida, un amico più grande di cui fidarsi, che ci sembrava di conoscere, anche se non lo avevamo mai visto.
Allora facevo una scheda per ogni film che vedevo: su dei fogli di quaderno ad anelli, c’erano le foto, se le trovavo, il flano, una recensione spesso incollata e ripiegata per motivi di spazio, ed infine un mio commento personale… Questi materiali furono utilizzati da un’amica per un’esame universitario…
Ma il nome di Claudio G. Fava ricorreva anche nei pieghevoli dello storico cinema Ritz d’essai dove i film si vedevano in lingua originale… bei tempi!
Anni dopo scoprii il volto la voce, la simpatia del critico che presentava i film con acume e colta precisione… Finalmente aveva una fisionomia e potevo rendermi conto che “l’amico critico” del giornale letto da ragazzino era molto stimato e noto, una bella soddisfazione!
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