Don Quixote al Teatro Furio Camillo, una commedia metropolitana

Altra Cultura

Condividi

Don Quixotedi E. T.  twitter@iiiiiTiiiii

Se l’obiettivo dello spettacolo era un “tentativo di rivivere la Commedia dell’Arte”, crediamo che non sia stato centrato: uno Zanni (Rugo) che si muove sulle punte, i gomiti altissimi, la voce stentorea e acutissima, una dichiarazione di sessualità (o rottinculaggine) che con la Commedia dell’Arte non c’entra nulla, uno Zanni dichiaratamente analfabeta che usa paroloni improbabili dandogli un senso, tutto questo è poco credibile.

Poco credibile è altresì il Pantalone troppo energico, che è poi il Marchese, ben rappresentato dalla voce dell’autore e regista dello spettacolo, misuratissimo, un Pantalone improbabile che vuole bene a Rugo e si innamora di Silvana, e che nell’evolversi dello spettacolo troppo spesso si “dimentica” di essere vecchio, vecchissimo, come Pantalone sarebbe.

Silvana, né Colombina né Signora, che sembra una indossatrice costretta a battere il marciapiede dalle circostanze o dalle fregole, riuscitissima nell’imitazione maschile di una donna bella e alta (misuratissimo e con un controllo eccellente della voce è Piergiorgio Pugliese). Ma nemmeno questa è Commedia dell’Arte, e quello a cui ho assistito non è un Canovaccio.

Lo spettacolo a cui abbiamo assistito, lasciando perde le dichiarazioni di lavoro sulla Commedia dell’Arte, attinge agli archetipi della stessa, li sviluppa, li elabora e gioca con grande intelligenza sulla bravura di Flavio Ciancio (Rugo) e Gianluca Riggi (il Marchese, anche regista ed autore dell’interessantissimo testo), e sulle intuizioni mutuate dal Don Quixote di Cervantes.

La storia si snoda grazie alla complicità dei due protagonisti, eccellenti nei loro ruoli, nei momenti di rottura che i due compiono togliendosi le maschere e chiacchierando come se fossero al bar senza mai perdere di vista il testo né i suoi obiettivi, e con Silvana in sottofondo che appare leggiadra e aerea come se allo spettacolo non servisse, e proprio per questo ne diventa il perno assente.

Abbiamo trovato un po’  forzati i momenti musicali, quasi dei siparietti avulsi dal contesto, ma questo non toglie né aggiunge nulla ad uno spettacolo ben riuscito, che cattura, alla bravura degli interpreti ed alla loro preparazione, che strappano risate ed applausi finali.

La Commedia dell’Arte, lo diciamo perché conosciamo asssai bene la materia, è però un altra cosa.

 

 

 

Don Quixote
Rugo er Marchese e la Madonna
una commedia metropolitana
scritto e diretto da Gianluca Riggi
con
Flavio Ciancio
Piergiorgio Pugliese
Gianluca Riggi
 
Teatro Furio Camillo

 

 

 

©E.T.
©gaiaitalia.com 2014
diritti riservati
riproduzione vietata

[useful_banner_manager banners=3 count=1]

 

 

 

Pubblicità