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HomeNotizieL'ARTE VISTA DA EMILIO CAMPANELLAEmilio Campanella, omaggio a Mario Missiroli

Emilio Campanella, omaggio a Mario Missiroli

Missiroli Registadi Emilio Campanella

Ho molto esitato prima di stendere queste note dedicate a Mario Missiroli… Anche lui ci ha lasciati. Bisognerà salire in Paradiso per vedere le sue prossime regie, ma come si potrà prenotare?

Ho esitato poichè i miei ricordi dei suoi spettacoli risalgono a molto tempo fa, e non ne ho visti moltissimi, per quanto li ricordi molto bene. Spettacoli forti, dalla regia molto connotata, con un lavoro molto approfondito sugli attori. Sono stati soprattuto quelli realizzati con il Teatro Stabile di Torino, e che vedevo a Genova.

Uno ZIO VANJA (1977) con Gastone Moschin, di cui mi colpì la scena che riproduceva la dacia in cui si svolge la “commedia”, che quindi il pubblico vedeva in oggettiva, dal giardino coperto di foglie, ma di cui, data la distanza poteva seguire gli avvenimenti spiando nelle stanze.

Una DUCHESSA DI AMALFI di Webster(1978) con Anna Maria Guarnieri, Giulio Brogi, Glauco Mauri, con straordinari apporti di Ghiglia, in un’atmosfera che definire grandguigolesca è poco e cere iperrealistiche dei finti uccisi che hanno lasciato un grande solco nella memoria; una visione “senechiana” del teatro elisabettiano, di grande forza e con molteplici sfaccettature interpretative.

Nel 1979 VERSO DAMASCO di Strindberg, unanimemente giudicato irrappresentabile, per la fluvialità… e non solo: indimenticabile Glauco Mauri sulla scena dalle luci perfette e costituita essenzialmente da un grande orologio proiettato sul palcoscenico. Allora era la grande moda di Strindberg che io avevo scoperto molto prima e che mi emozionava profondamente per la sua “follia”!

I GIGANTI DELLA MONTAGNA di Pirandello li vidi due volte, tanto mi colpirono, anche e soprattutto per l’impianto scenico straordinario di Enrico Job: una grande conchiglia metallica specchiante, sulla quale tutti scivolavano per entrare in scena. Indimenticabili Cotrone di Gastone Moschin ed Ilse di Anna Maria Guarnieri. ORGIA di Pasolini nel 1984, un testo scioccante e durissimo, con una regia tesissima e due interpreti che dire memorabili è poco: Laura Betti ed Alesandro Haber.

Grazie Mario Missiroli!

 

 

 

 

 

 

 

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