Si è conclusa la quinta edizione del GENDER DOCUFILM FEST, il festival documentario dedicato alle problematiche sull’identità sessuale, fortemente voluto da Imma Battaglia e diretto da Giona A. Nazzaro, presieduto quest’anno da un terzetto di giurate d’eccezione come la scrittrice ALDA TEODORANI, la sceneggiatrice e regista MARIANGELA BARBANENTE e la regista VALENTINA PEDICINI. Giuria tutta in rosa che quest’anno ha premiato per la prima volta un film proveniente dal Kazakistan dal titolo Come On, Scumbags. Il film diretto dalla ventisettenne Madina Mustafina Janatovna, già autrice di Milàna, racconta, con uno stile diretto e frontale, il viaggio di Zenya, corpo intersex che muove alla costruzione della propria identità femminile. Film strappato alla realtà e messo in scena con una fortissima energia nervosa, che ha conquistato la giuria, che lo ha premiato con la seguente motivazione:
Il premio della giuria va a “Come on, Scumbags” di Madina Mustafina Janatovna. Per la sintonia con cui riesce a raccontare la protagonista, permettendo di immergerci in una realtà difficile come quella della comunità LGBT in Kazakistan. Per la struttura narrativa, merito anche del montaggio, che ci fa incuriosire alla storia e alle relazioni affettive di Zenya. Per il coraggio di usare la macchina da presa in un paese dove solo fare la cosiddetta “propaganda gay” – e per propaganda qui si intende anche il solo parlare di sé – è perseguito per legge.
Nel corso della cerimonia di premiazione, condotta con l’inconfondibile verve, energia e simpatia di una spumeggiante VLADIMIR LUXURIA, la regista ha auspicato che un giorno anche in Kazakistan possa esistere una realtà come il GAY VILLAGE, nella quale le persone non debbano più temere di essere se stesse.
Il premio del pubblico invece, è stato conquistato da FUORISTRADA di Elisa Amoruso e prodotto da Alfredo Covelli. Staccando di pochissimi voti nelle preferenze del pubblico il cortometraggio LUIGI E VINCENZO di Giuseppe Bucci, FUORISTRADA racconta la storia di Giuseppe Della Pelle e delle sue imprese per diventare BEATRICE. Film partito l’anno scorso dal Festival Internazionale del Film di Roma, FUORISTRADA ritorna a Roma, dopo essere stato accolto calorosamente nei maggiori festival internazionali.
Bilancio quindi fortemente positivo, per un momento qualificante dell’estate romana e del GAY VILLAGE, il GENDER DOCUFILM FEST ribadisce così sia la propria vocazione militante sia la propria curiosità nei confronti di tutto quanto si muove al di là delle soglie di vita ed esistenza consentita dalle numerose miopie dei rumorosi tutori della “normalità”.
(8 settembre 2014)
©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata