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Venezia, due mostre e tre occhi. Più quello del nostro Emilio Campanella

Operai Empire State Buildingdi Emilio Campanella

Alla Casa dei Tre Oci, a Venezia, sull’isola della Giudecca, ad un passo da quella di S.Giorgio, le due nuove mostre fotografiche aperte al pubblico dal 13 Settembre al 12 Dicembre. Al primo ed al secondo piano: VENEZIA SI DIFENDE 1915-1918, al terzo: LEWIS HINE,BUILDING A NATION.

La celebrazione veneziana, molto ampia, proviene dall’Archivio Storico Fotografico della Fondazione Musei Civici di Venezia con sede a Palazzo Fortuny e consta di oltre 350 immagini originali. E’ il tentativo, riuscitissimo, di raccontare i tre anni della  Grande Guerra ed il loro impatto sulla città che nelle 42 incursioni aeree si trovò addosso 1029 bombe (300 nella notte fra il 26 ed il 27 Febbraio 1918!) che provocarono gravi danni, 52 vittime ed 84 feriti fra i civili, attraverso testimonianze d’epoca. Le immagini, oltrechè importantissime per la testimonianza che costituiscono, hanno una altissima qualità stilistica.

Provengono dagli storici archivi Filippi, Giacomelli, Ferruzzi, oltre ad altri. La scelta proposta è divisa in differenti sezioni e parte dalla difesa ed alle tecniche per prevenire i danni ed i rischi dei bombardamenti; la vita cittadina durante il conflitto, prima e dopo le incursioni aeree, l’organizzazione e riorganizzazione della città durante le emergenze, e da ultimo le cerimonie e le celebrazioni all’indomani della fine del conflitto. Oltre alle fotografie sono esposte dodici xilografie fortemente drammatiche di Guido Cadorin, e sei litografie di Guido Marussig. Impressionante il S.Cristoforo, affresco di Tiziano a Palazzo Ducale, occultato dai sacchi di sabbia; i danni alla Chiesa degli Scalzi, le case devastate, gli ospedali.

La pubblicazione di Marsilio, non è un catalogo, siccome non riporta tutte le immagini esposte.

Al terzo piano del palazzo una bella scelta di fotografie d Hine, ma, come un assaggio, per un tale testimone dello sviluppo degli Stati Uniti nei primi decenni del novecento.

Ci si domanda ancora una volta perchè in questo spazio si scelga di far sgomitare mostre differenti, ed entrambe importanti, come in questo caso. Ci sono scatti celeberrimi, e si tratta di originali raramente esposti, provenienti dalla collezione Rosenblum di New York. Una scelta di sessanta immagini dai cicli più noti dell’autore: OPERAI DELL’EMPIRE STATE BUILDING, IMMIGRATI DI ELLIS ISLAND, REPORTAGE DI PITTSBURGH, LAVORO MINORILE IN PENNSYLVANIA, NORD CAROLINA E VIRGINIA.

Importante presenza la proiezione del film di 60′ : AMERICA AND LEWIS HINE di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck. Ci sono foto famosissime come UNA FAMIGLIA ITALIANA ALLA RICERCA DEL PROPRIO BAGAGLIO SMARRITO, N.Y. 1905, della serie Ellis Island; gli operai mitici ed eroici sospesi o “posati” su putrelle d’acciaio mentre costruiscono grattacieli; altri alle prese con macchine enormi, come in Metropolis.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 settembre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
©emilio campanella 2014
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